Il nuovo alto diplomatico britannico, David Lammy, è stato inviato domenica in Europa per “ripristinare i legami” con l’Unione Europea, mentre il governo laburista di sinistra guidato da Sir Keir Starmer cerca di stringere un allineamento più stretto con Bruxelles.
Keir Starmer e il suo governo anti-Brexit hanno dichiarato che non cercheranno di invertire la decisione del popolo britannico di ritirarsi dall’Unione Europea. Tuttavia, la ricerca di legami più stretti con l’UE sembra essere una priorità per il nuovo governo. Nella sua prima apertura diplomatica al blocco, Starmer ha inviato il nuovo ministro degli Esteri, David Lammy, a incontrare i suoi omologhi a Berlino, Stoccolma e Varsavia.
Lammy, che in passato ha paragonato i sostenitori della Brexit ai nazisti, ha scritto sul sito di notizie europee The Local: “Come nuovo ministro degli Esteri britannico, con il nostro primo ministro Keir Starmer, questo governo ripristinerà le relazioni con l’Europa come partner affidabile, alleato sicuro e buon vicino… cogliamo l’opportunità di un reset, lavorando ancora più strettamente insieme per affrontare le sfide comuni”.
Contrariamente a qualsiasi aspettativa di un ridimensionamento dell’interventismo militare, Lammy ha affermato che la Gran Bretagna continuerà a “stare al fianco del coraggioso popolo ucraino, mentre difende la propria libertà contro la nuova forma di fascismo di Vladimir Putin”. Lammy ha anche indicato la presunta crisi climatica come un altro ambito di cooperazione, sostenendo che “abbiamo bisogno di un’azione globale coordinata” per attuare l’agenda verde.
Il ministro degli Esteri ha inoltre offerto un ramoscello d’ulivo a Bruxelles, promettendo di “fare di più per sostenere i legami tra il nostro popolo e la nostra cultura. Vacanze, legami familiari, scambi scolastici e studenteschi, arti e sport… Grazie a questo, i nostri cittadini beneficeranno della ricca diversità del nostro continente”.
Lammy, tuttavia, si è astenuto dal menzionare la questione principale post-Brexit tra UE e Regno Unito: l’immigrazione. Finora, l’UE si è rifiutata di accettare i rimpatri di migranti illegali che arrivano in Gran Bretagna dalle spiagge della Francia.
Il nuovo Primo Ministro, Sir Keir Starmer, ha lasciato intendere che il suo governo sarebbe disposto ad accettare una quota annuale di immigrati dall’UE in cambio dell’accettazione da parte dell’Unione di una politica di rimpatrio per gli immigrati clandestini. Tuttavia, non è chiaro se il blocco sarebbe disposto a fare un accordo del genere, con l’Europa che continua a sperare in un ritorno della “libera circolazione delle persone” tra il continente e la Gran Bretagna. Il ministro per gli Affari economici, Jonathan Reynolds, ha affermato che il governo laburista non prenderebbe in considerazione la reintroduzione di una politica del genere.
Con questa iniziativa, il governo laburista di Starmer cerca di tracciare una nuova rotta nelle relazioni con l’Unione Europea, puntando a una cooperazione più stretta in vari ambiti, pur rispettando la decisione del popolo britannico di lasciare l’UE. Resta da vedere come queste nuove aperture saranno accolte da Bruxelles e quali effetti avranno sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione Europea.