
(AGENPARL) – sab 28 gennaio 2023 Buongiorno,
si invia comunicato congiunto Provincia-Consiglio di bacino, relativo a un tavolo di aggiornamento della situazione emergenza idrica.
Grazie della collaborazione
Damiano Tormen
addetto stampa Provincia di Belluno
Risorsa idrica, prorogato lo stato di emergenza siccità: Provincia e Consiglio di Bacino promuovono il punto della situazione
Deola: «Fondamentale avere consapevolezza del valore dell’acqua»
De Pellegrin: «Dividere la parte emergenziale da quella programmatoria»
Il Consiglio dei Ministri ha prorogato per tutto il 2023 lo stato di emergenza siccità in nove regioni, tra cui il Veneto.
Per fare il punto della situazione e programmare gli interventi da mettere in campo, si è riunito nei giorni scorsi un tavolo convocato congiuntamente da Provincia e Consiglio di Bacino, a cui hanno partecipato il Distretto Alpi Orientali, la Regione (Direzione Ambiente – Servizio Idrico Integrato e Tutela Acque e Direzione Difesa del Suolo – struttura commissariale per la gestione dell’emergenza), l’Ulss1 Dolomiti – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione e il gestore del servizio idrico integrato Bim Gsp.
L’incontro ha analizzato la gestione dell’emergenza idropotabile nel corso del 2022, con l’obiettivo di sintetizzare l’esperienza maturata e ricavarne indicazioni utili per programmare le azioni del 2023.
«È ormai chiaro infatti che la siccità non è fatta di episodi isolati, ma è un fenomeno diffuso anche in montagna» sottolinea il consigliere provinciale delegato all’ambiente, Simone Deola. «Il trend di riduzione progressiva delle precipitazioni e aumento delle temperature medie è un dato di fatto. Di conseguenza, dobbiamo fare i conti con una situazione che diventerà normalità e che come tale va gestita non solo in via emergenziale, bensì strutturale».
LA SITUAZIONE
Sul tavolo dell’incontro anche l’analisi della situazione attuale, aggiornata a metà gennaio. Una situazione definita oggi sotto controllo, ma bisognosa di particolare attenzione: la crisi idrica del 2022 infatti ha provocato un abbassamento diffuso delle falde acquifere, rendendo difficile un recupero dei valori nel corso del 2023. Il quadro climatico non si può definire ordinario, e gli apporti nevosi anche di questi giorni potrebbero non essere sufficienti.
«Partiamo con un gap negativo importante, che non ha visto miglioramenti con le precipitazioni di inizio anno» spiega il presidente del Consiglio di Bacino, Camillo De Pellegrin. «L’anno scorso abbiamo registrato criticità molto importanti soprattutto nella zona bassa della provincia, con Lamon, Seren, Arsiè, Fonzaso e Sovramonte più esposti, ma anche l’Alpago e alcuni punti della Valbelluna che hanno visto ripetutamente situazioni di carenza idrica. Da qui dobbiamo partire per definire una gestione complessiva, senza dimenticarci che nessuna zona del Bellunese può considerarsi del tutto esente dalla problematica, in quanto la risorsa idrica va tutelata e usata in maniera parsimoniosa anche laddove ce n’è in abbondanza. Proprio per questo ci siamo dati dei compiti, in modo tale da dividere l’ambito emergenziale da quello strutturale».
I PROSSIMI STEP
Il tavolo ha quindi definito alcuni compiti futuri e ha convenuto sulla necessità di coordinare le azioni da mettere in campo.
Sul fronte infrastrutturale è di qualche giorno fa l’assegnazione del finanziamento Pnrr da 20 milioni di euro, che consentirà di affrontare in maniera radicale il tema delle perdite idriche in buona parte del territorio. Contemporaneamente proseguirà l’adeguamento delle opere di derivazione delle moltissime sorgenti bellunesi. In corso, anche grazie ai fondi Vaia, la delimitazione delle aree di salvaguardia delle stesse sorgenti e l’installazione di telelivelli e potabilizzatori, gli interventi di manutenzione delle adduzioni principali, il programma di installazione contatori, una gestione d’ambito per le fontane pubbliche. La programmazione è coordinata con il Mosav – Modello Strategico Acquedotti del Veneto – e il Piano di Gestione delle Alpi Orientali.
Sul fronte della prevenzione dell’emergenza, inoltre, la Provincia ha proposto di individuare preventivamente le sorgenti sussidiarie da attivare in caso di necessità, l’Ulss ha confermato la piena sinergia con cui opera e la piena disponibilità a condividere le azioni preventive, mentre la Regione ha chiesto di selezionare gli interventi prioritari su cui ricercare i finanziamenti necessari.
Il Consiglio di Bacino ha proposto anche modalità d’azione predefinite in caso di siccità, ad esempio a livello di ordinanze uniche da adottare a seconda dei vari gradi di emergenza, così da evitare il proliferare di provvedimenti diversi «che rischiano di far perdere efficacia a una misura condivisa» conclude De Pellegrin.
«La riunione, estremamente positiva, sarà seguita da calendarizzazioni di aggiornamento» sottolinea il consigliere provinciale Deola. «Parlarsi in maniera non bilaterale ma mettendo a conoscenza tutti di cosa si sta facendo è la modalità corretta per la gestione di una risorsa fondamentale del territorio».
Testo Allegato: DI SCIASCIO UNA GRANDE OPPORTUNIT CHE PU FARCI COMPIERE UN SALTO DI QUALIT IN TEMA DI SICUREZZA DIGITALE Il processo di transizione dellamministrazione comunale al sistema digitale prosegue attraverso le linee di investimento del PNRR. Sono, infatti, stati ammessi a finanziamento i due progetti in tema di cybersecurity e sicurezza nella PA candidati dallamministrazione comunale al bando dellAgenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro. Il PNRR, con riferimento alla Missione 1 Componente 1 Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza nella PA, contribuisce a sostenere la modernizzazione e linnovazione tecnologica della pubblica amministrazione tramite diverse tipologie di misure quali, ad esempio, Abilitazione e facilitazione della migrazione al cloud, Dati e interoperabilit, Servizi digitali e cittadinanza digitale e Cybersecurity. Proprio nellambito di questultima linea di investimento, sono stati finanziati i due progetti. Il primo si pone lobiettivo di analizzare il livello di sicurezza dellorganizzazione, anche su scala metropolitana, e di redigere un piano di potenziamento attraverso il miglioramento dei processi e lo sviluppo di politiche e linee guida tese ad aumentare le capacit di gestione della sicurezza cibernetica e la capacit di resilienza. Il piano di potenziamento porr le basi anche per una programmazione di cicli di formazione sul tema rivolti ai tecnici comunali competenti e alle figure apicali, in modo da aumentare la conoscenza delle tematiche relative alla sicurezza dei dipendenti. Il secondo progetto, invece, persegue la finalit di progettare e sviluppare nuovi sistemi informativi per la mitigazione del rischio cyber attraverso ladozione di una piattaforma finalizzata a una gestione avanzata del ciclo di vita degli utenti e alla realizzazione di un modello che consenta agli amministratori del Comune di Bari di verificare i processi di gestione degli incidenti di sicurezza e di supporto alla divulgazione delle informazioni, cos da potersi opportunamente integrare anche con il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) offerto dalla Regione Puglia. I temi della cyber security sono di crescente rilevanza per tutte le amministrazioni pubbliche, dato il preoccupante numero di attacchi hacker che si verificano periodicamente – dichiara il vicesindaco e assessore alla Trasformazione digitale Eugenio Di Sciascio -. Il Comune di Bari attivo da tempo in questo ambito e non casuale che questanno lITASEC, che rappresenta il pi importante convegno italiano sulla cybersicurezza, si tenga proprio nella nostra citt, dal 2 al 5 maggio prossimi. Lammissione a finanziamento dei due progetti in tema di cybersecurity costituisce, quindi, una grande opportunit che pu farci compiere un importante salto di qualit in tema di sicurezza e aiutarci cos a fronteggiare il rischio, sempre pi elevato, di possibili compromissioni dei nostri sistemi informativi, oltre che incrementare la resistenza agli attacchi cyber. A questi due interventi si aggiungono altre progettualit finanziate dal PNRR, candidate nei mesi scorsi sulla piattaforma PADigitale del dipartimento per la Trasformazione digitale e ammesse a finanziamento, per un importo complessivo di circa 8 milioni di euro. Si tratta di progetti che aderiscono alle misure riservate allabilitazione e alla migrazione al cloud per le PA locali, al miglioramento del sito istituzionale, alla realizzazione di nuovi servizi di e-government rivolti al cittadino, al potenziamento dei servizi su PagoPA e AppIO, oltre che alladozione e allintegrazione con le nuove piattaforme nazionali abilitanti, quali la Piattaforma Notifiche Digitali e la Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati. Sono attivit la cui importanza pu sfuggire a molti ma che migliorano e facilitano la vita dei cittadini attraverso lo sviluppo di servizi digitali sempre pi efficaci e di semplice fruizione. Nei prossimi mesi il processo di digitalizzazione dellamministrazione comunale, grazie al supporto della ripartizione Innovazione tecnologica, proseguir attraverso lavvio della fase esecutiva e di realizzazione di questi interventi. IL COMUNE COMUNICA sabato 28 gennaio 2023 Ufficio StampaComune di Bari HYPERLINK http//www.comune.bari.it http//www.comune.bari.it 10xnxaDyEQYz, -GmZxqOyf2ZTz3wAToK5lT FxAUBIdYz/7IzYpX eaJ/iiZr26_ 6HStj J-,
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