(AGENPARL) - Roma, 10 Ottobre 2025In data odierna si è svolta, presso la Prefettura di Belluno, una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, la cui composizione è stata rinnovata al fine di renderlo più confacente all’attuale presenza dei cittadini stranieri della provincia, coinvolgendo i vari soggetti operanti nel settore dell’immigrazione e le associazioni esponenziali delle comunità straniere, nonché al fine di garantire una puntuale ed attendibile rappresentazione delle necessità emergenti sul territorio.
Nel corso dell’incontro è stato fatto un quadro generale dell’immigrazione nella Provincia di Belluno, ponendo particolare attenzione alla situazione dei richiedenti asilo accolti nei centri di accoglienza governativi (Centri di Accoglienza Straordinaria – C.A.S.) sparsi sul territorio, nonché dando atto della presenza di una rete di accoglienza di secondo livello, rete S.A.I. (Sistema Accoglienza e Integrazione), presente nel Comune di Belluno.
Nel contesto del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, pur non essendo state rilevate particolari criticità, sono state esaminate alcune problematiche afferenti all’integrazione degli stranieri presenti sul territorio, soprattutto in riferimento alla difficoltà per gli stessi di trovare un alloggio, una volta fuoriusciti dal sistema di accoglienza.
Si è, altresì, condivisa l’esigenza di promuovere progettualità finalizzate all’accompagnamento degli stranieri nei diversi percorsi lavorativi da essi intrapresi, in modo da promuovere una cultura della legalità e della formazione nell’ottica di garantire gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Un altro tema trattato nel corso della riunione è stato quello dell’individuazione e della presa in carico delle vulnerabilità, che è oggetto di specifici progetti che si propongono il fine di creare veri e propri protocolli in grado di gestirle nei diversi territori della regione Veneto.
In relazione a quanto sopra, proprio per affrontare le singole specificità emerse durante la riunione, è stata proposta la creazione di tavoli tecnici, nel cui ambito formulare progetti di azione concreti e rispondenti alle necessità del territorio.
Da ultimo, un cenno è stato rivolto al Decreto Flussi, la cui disamina ha portato all’attenzione del Consiglio le novità emergenti dalla normativa inerente al triennio 2026 – 2028.