
(AGENPARL) – mer 08 novembre 2023 Prot. n.______ Federico Marini
ARTIGIANATO DIGITALE – Sardegna al terzo posto nazionale per
crescita delle imprese digitali: + 5.65%, con 3.500 attività e 10mila addetti.
Lai e Mereu (Confartigianato Sardegna): “La Sardegna deve tornare a essere
la Silicon Valley del Mediterraneo: eliminare gap infrastrutturali che limitano
potenzialità”.
Associazioni Nel 2023 la crescita annua delle imprese artigiane digitali in Sardegna è stata del
Territoriali 5,65%, performance che, praticamente, doppia il risultato eccellente dell’Italia che si
Sud Sardegna ferma al +3,3%. Tutto equivale a oltre 3.500 attività con circa 10mila dipendenti.
Cagliari L’Isola si posiziona al terzo posto nazionale in un andamento generale che risulta il
Via Riva Villasanta 241
Oristano
(+3,6%). Tra le regioni prima della Sardegna solo il Veneto con una crescita del +6.6% e
Via Campanelli, 41 il Lazio con +5,9%.
Nuoro Imprese Sardegna sulla “Transizione digitale delle PMI in Sardegna”, che ha
Via Brig.Sassari, 37
rielaborato i dati Istat del 2023
Tra le province a livello nazionale, in testa Padova con +11,8%, seguita da Vicenza
Sassari
Via Alghero, 30
con 9,7%, Cagliari con +6,8%, Cuneo con +6,2%, Treviso con +5,0%, Roma con
Gallura Olbia
+4,3%, Bergamo con +4,2%, Firenze con +3,9%, Verona con +3,5%, Monza e Brianza e
Via Sangallo 67 Bologna con +3,3%.
sardo, che in più di 30 anni è diventato la Silicon Valley del Mediterraneo –– sottolinea
la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai – che però
sconta, rispetto ai competitor europei, giganteschi gap infrastrutturali, energetici e di
imposizione fiscale. Soprattutto su questo fronte, quello della ricerca e tecnologia,
dobbiamo tornare a essere lungimiranti, a programmare e a sostenere tutte quelle realtà
che con l’intelligenza dei loro lavoratori realizzano prodotti e servizi ad altissimo valore
aggiunto. Se lavoriamo su queste basi, potremmo essere tecnologicamente
all’avanguardia come la Silicon Valley americana. Dobbiamo avere come obiettivo
quello di riportare la Sardegna ad essere un polo attrattivo di scienza dove le migliori
menti mondiali potrebbero essere attratte per ricreare quel forte habitat che si stava già
creando negli anni 90”. “L’innovazione tecnologica serve ad esaltare il patrimonio di
eccellenza e di competenze delle nostre aziende – sottolinea la Presidente– artigiani e
piccoli imprenditori sono capaci di coniugare le tecnologie digitali con la creatività e il
“saper fare”, la tradizione, il gusto, il fatto su misura, vale a dire le caratteristiche che
da sempre fanno grandi nel mondo i prodotti delle imprese italiane a valore artigiano.
Proprio per questo è necessario sostenere questa loro propensione con il pieno
coinvolgimento e la facile accessibilità alle misure alle misure previste per realizzare le
Confartigianato Imprese Sardegna
transizioni digitali e green”. “Nel 2022, sempre in Sardegna – ricorda la Lai – 14mila
micro e piccole imprese “greentose” hanno investito in almeno uno dei tre ambiti della
transizione digitale: tecnologie digitali, modello organizzativo aziendale e sviluppo di
nuovi modelli di business. Questi loro sforzi devono però essere accompagnati da
politiche di sostenibilità che siano in grado di dare risposte al “qui ed ora” ma anche al
“domani e dopodomani””.
Per Confartigianato Sardegna, il crescente flusso degli investimenti delle imprese
ha sostenuto l’intensificazione dei processi di digitalizzazione, generando una domanda
di servizi che ha stimolato l’offerta nei settori dei servizi digitali, uno stimolo che ha
interessato le imprese artigiane, creando valore aggiunto e alimentando la crescita del
PIL. Per questo l’Associazione Artigiana ricorda come le due transizioni, energetica e
digitale, siano complementari l’una all’altra.
“Abbiamo bisogno di connettività e reti veloci ed efficienti – aggiunge Fabio
Mereu, VicePresidente Regionale di Confartigianato Sardegna – ed è fondamentale
che la nostra regione prosegua nel rafforzamento in queste infrastrutture
(telecomunicazioni e banda ultra larga) che sono le “gambe” su cui può camminare la
diffusione della tecnologia orientata alla domotica ed alla gestione delle apparecchiature
tecnologiche come: software, gestionali, cloud, marketplace, realtà aumentata,
piattaforme per l’efficientamento di processi e servizi innovativi”. “Usare energia pulita
va bene ma non basta e non è l’unica via – prosegue Mereu – comunità energetiche,
autoconsumo, fotovoltaico sono strumenti importanti ma devono essere accompagnati,
anzi anticipati, da processi di efficientamento energetico dei sistemi, di macchinari, di
edifici, di monitoraggio e gestione efficace dei consumi”.
Per l’Associazione Artigiana, le imprese devono iniziare a studiare in modo
scientifico i loro prodotti e i loro processi di produzione per generare nuovo valore,
mettendo sul mercato qualcosa di innovativo.
“Per fortuna abbiamo tantissimi artigiani che sono maestri nel fare queste cose:
non necessariamente solo a basse emissioni ma magari in grado di catturarle,
infiltrandosi in filiere carbon neutral, alla ricerca di materiali sostenibili, efficientando i
propri processi energetici e di governance, investendo in giovani qualificati – conclude la
Presidente Lai – inoltre bisogna ridurre al minimo la burocrazia: diamoci regole e
strumenti per fare bene e in fretta”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT