
(AGENPARL) – mar 31 ottobre 2023 “Come in tutte le cose, ciò che conta è il risultato. E per quanto riguarda
gli accordi operativi su nuovi possibili insediamenti commerciali,
produttivi e residenziali in città, il risultato è che stiamo arrivando
alla conclusione di un percorso travagliato iniziato anni fa e mai
definito”. Un commento, quello della sindaca Katia Tarasconi, che intende
una volta per tutte dare il suo punto di vista politico su un tema
particolarmente spinoso che in questi mesi ha visto svilupparsi una serie
di polemiche in Consiglio comunale e qualche malumore anche in seno alla
maggioranza. “Un tema spinoso perché c’è chi ha gettato benzina sul fuoco
favorendo un malinteso di fondo – prosegue la sindaca – Siamo stati
definiti la Giunta dei supermercati solo perché abbiamo approvato il
deposito degli accordi operativi proposti da alcuni soggetti privati.
Un’approvazione che è stata scambiata per un ok sul merito degli accordi
stessi, un via libera ai supermercati. Così è stato detto. Ma è sempre
stato falso. Le nostre delibere di Giunta hanno approvato, per l’appunto,
il deposito di pratiche legittimamente presentate da operatori privati che
proponevano accordi per la realizzazione di opere e strutture su terreni di
loro proprietà. E ricordo che l’iter di tali pratiche è ripartito nel
luglio del 2021 durante l’amministrazione Barbieri, ovvero quando il Tar ha
accolto il ricorso dei soggetti proponenti annullando la cosiddetta
moratoria decisa proprio da quella amministrazione per stoppare l’iter in
questione a causa del Covid. Una volta arrivata la sentenza del Tar, gli
uffici comunali sono ripartiti con il lavoro sulle pratiche”.
Pratiche portate avanti dagli uffici quando ancora era in carica la Giunta
Barbieri e il cui deposito è stato poi approvato dalla Giunta Tarasconi.
Passato il periodo obbligatorio di pubblicazione sul Burert, il bollettino
regionale, toccava al Cuav, ovvero al Comitato di Area vasta di cui fanno
parte Regione, Provincia e Comune. Il suo compito era analizzarle nel
dettaglio ed esprimere un parere vincolante prima del passaggio in
Consiglio comunale.
Ebbene, il parere del Cuav è arrivato questa mattina e riguarda quattro dei
cinque accordi operativi di cui si è parlato in questi mesi.
La sintesi del parere del Comitato è che di queste quattro proposte di
accordi, due sono state bocciate (quelle che riguardano l’area AID-13 Sift
e l’area APP-10 Galnea 2), per la terza (quella che riguarda l’area AL 8
Germoglio) dovrà essere ripresentata la documentazione; mentre per la
quarta proposta, quella che riguarda l’area AID-20 Ex Camuzzi di Corso
Europa, il Cuav ha chiesto che il proponente Phantom Srl presenti una serie
di integrazioni che il Comitato stesso analizzerà nei prossimi giorni. E a
quel punto, se il parere sarà favorevole, toccherà al Consiglio comunale
esprimersi.
“Questa è la realtà dei fatti – dice la sindaca Tarasconi – con buona pace
di chi aveva parlato di Giunta dei supermercati. Ciò che abbiamo fatto,
comprese le delibere che approvavano il deposito degli accordi, era ciò che
andava fatto. Il nostro obiettivo era, è e sarà sempre quello di arrivare
ai risultati rispettando tempi e procedure. Perché voglio ricordare che non
viviamo nell’Unione Sovietica di qualche anno fa: stiamo parlando di
operatori privati che chiedono di poter realizzare opere su aree di loro
proprietà. E noi, come ente, abbiamo il dovere di accogliere il deposito
delle proposte se vengono presentate nei tempi giusti e con la
documentazione corretta. Ma approvare il deposito delle proposte non
significa approvare le proposte, come qualcuno ha voluto far credere fin
dall’inizio”.
“Stiamo parlando di materie molto complesse – aggiunge Adriana Fantini,
assessore alla Pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile, che ha
seguito da vicino tutto l’iter passo per passo – Materie in cui si
intrecciano regole, leggi, norme estremamente specifiche per le quali era
necessaria la valutazione da parte del Comitato di Area vasta che si
compone di vari enti: Regione, Arpae, Provincia, Soprintendenza e,
naturalmente, Comune di Piacenza. Enti che, alla fine delle relative
analisi, si accordano per esprimere un parere motivato e unitario. Ripeto:
un parere unitario, che si compone delle osservazioni dei vari enti che
siedono al tavolo del Comitato. Gli ambiti sono complessi e rilevanti e, su
queste partite, è assolutamente necessario che si esprima chi ha una
competenza specifica su tali materie, basti pensare a quella ambientale. E
ciò che abbiamo fatto noi come Giunta è stato proprio portare gli accordi
al vaglio dell’organo che, con le sue competenze interne comprese quelle
comunali, aveva e ha il potere di esprimere un parere vincolante. Non
approvare il deposito degli accordi operativi, al contrario, avrebbe
esposto il Comune a rischi inutili. Tutto il resto sono chiacchiere”.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza