
(AGENPARL) – gio 29 giugno 2023 Prot. n.______ Federico Marini
START UP INNOVATIVE – In Sardegna 201 realtà ad alto contenuto
tecnologico, in calo rispetto al 2022. Fabio Mereu (VicePresidente
Confartigianato Sardegna): “A queste aziende non mancano coraggio e voglia
di fare impresa. Continuare a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli per
innovazione, ricerca e sviluppo”.
Associazioni Nel primo trimestre 2023, in Sardegna risultano registrate e attive 201 Start Up
Territoriali innovative, in calo di 17 unità rispetto al 1° trimestre 2022, quando erano 218.
Sud Sardegna Contrazione osservata anche a livello nazionale: nel primo scorcio di quest’anno operano
Cagliari
Via Riva Villasanta 241
14.029 aziende, in diminuzione di 333 unità rispetto allo stesso periodo del 2022.
Oristano
Oristano e Nuoro 20 ciascuna.
Via Campanelli, 41 Le start up innovative, sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con
forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che
Nuoro hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la
Via Brig.Sassari, 37
commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
Sono questi i dati dell’analisi su questa tipologia di impresa realizzata dall’Ufficio
Sassari
Via Alghero, 30
Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati 2022-2023 UnionCamere-
Gallura Olbia
“Anche nei quasi tre anni di pandemia – afferma Fabio Mereu, VicePresidente di
Via Sangallo 67 Confartigianato Imprese Sardegna – queste hanno continuato la loro avventura
imprenditoriale dando continuità alla rigenerazione del tessuto produttivo. I dati, seppur
in leggero calo, dimostrano come nell’Isola le idee imprenditoriali non manchino e come
le nuove, e giovani, micro e piccole imprese siano attente alla potenzialità del
cambiamento”. “Queste, infatti, pur di migliorare, sono pronte a sperimentare il più
possibile i propri prodotti o servizi innovando il processo produttivo – continua il
VicePresidente – nuovi materiali, perfezionamento di strumenti già esistenti, dispositivi
tecnologici avanzati. Intuizioni che possono apportare un valido contributo e garantire
una maggiore competitività alle imprese”. “Grazie a questa costante attività di
miglioramento – rimarca Mereu – cresce la propensione a individuare soluzioni creative
e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato sardo contribuisce a mantenere
elevata la qualità del made in Sardegna e made in Italy”. “Il futuro dell’artigianato non
può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità
che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –
conclude il VicePresidente Regionale – per questo ribadiamo come sia fondamentale
che la Politica Regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli
all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un
contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella
giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale. Una sfida
Confartigianato Imprese Sardegna
quotidiana che ha come protagonista il patrimonio intellettivo e creativo delle nostre
imprese artigiane”.
ANALISI
Per quanto riguarda la distribuzione nazionale per settori di attività, il 76,7% delle
startup innovative fornisce servizi alle imprese come la produzione di software e
consulenza informatica, per il 40,2%, l’attività di Ricerca e Sviluppo per il 14,1%,
l’attività dei servizi d’informazione per 8,5%. Il 15,1% opera nel manifatturiero: su tutti
la fabbricazione di macchinari al 2,8% e la fabbricazione di computer e prodotti
elettronici e ottici al 2,2%. Infine, il 3,1% opera nel commercio.
Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia rimane la
regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.885, pari al 27,0%
del totale nazionale. Seguono il Lazio (1.729, 12,0% del totale), la Campania con 1.317
startup (9,2%), l’Emilia Romagna (1.086, 7,6% del totale nazionale). A breve distanza
compare al quarto posto il Veneto con 1.081 startup (7,5%). Segue il Piemonte, con 777
(5,4%). In coda, con la Sardegna 16esima, figurano la Basilicata con 146 (1,0%), il
Molise con 81 (0,6%) e la Valle d’Aosta con 21 (0,2%) startup innovative.
Il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup
innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque
milioni di fatturato annuo: circa il 5,5% è una startup innovativa. Seguono in graduatoria
la Lombardia (5,1%) e il Friuli-Venezia Giulia (5,3%). Chiudono la classifica la Sicilia,
la Sardegna e la Puglia (tutte con poco più del 2,5%).
Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di
startup innovative: alla fine del primo trimestre 2022 esse erano 2.720, il 18,9% del totale
nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.555
startup, 10,8% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: nella top-
5 figurano, nell’ordine, Napoli (657, 4,6%), Torino (513, 3,6%) e Bologna (345, 2,4%).
La top-10 è completata da Bari, Padova, Salerno, Bergamo e Brescia. In ciascuna delle
prime 20 province in graduatoria sono localizzate più di 160 startup; per contro, le ultime
10 province della classifica presentano meno di 16 startup. Infine, le città dove sono
localizzate rispettivamente solo 4 startup innovative sono Vibo Valentia e Vercelli.
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