(AGENPARL) – lun 13 marzo 2023 La Terza commissione ha approvato la proposta di legge sottoscritta da Lega,
Forza Italia, FdI e Patto civico
(Acs) Perugia, 13 marzo 2023 – La Terza commissione dell’Assemblea
legislativa dell’Umbria, presieduta da Eleonora Pace, ha approvato la
proposta di legge “Disposizioni relative alla presa in carico delle persone
con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione o del comportamento
alimentare”, a firma Paola Fioroni, Daniele Nicchi, Daniele Carissimi,
Stefano Pastorelli, Eugenio Rondini, Valerio Mancini (Lega), Francesca
Peppucci (FI), Eleonora Pace (FdI) e Andrea Fora (Patto civico).
Il testo è stato modificato, prima del voto, recependo le osservazioni
contenute nella scheda tecnico-normativa, relative principalmente ad aspetti
di qualità sistematica e redazionale del testo. Accolte anche le
osservazioni presentate a seguito delle audizioni, con l’inserimento di
riferimenti alla continuità assistenziale anche post acuzie, ai centri di
salute mentale quali componenti della Rete integrata regionale per la presa
in carico delle persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
(Dna) e a tutte le associazioni che svolgono attività sul tema dei Dna.
La legge mira a disciplinare la presa in carico dei soggetti e a garantire
precocità di diagnosi, prevenzione dei comportamenti a rischio, omogeneità
di trattamento, continuità assistenziale, anche post acuzie, equità di
accesso, appropriatezza e qualità della cura, attraverso una rete integrata,
che opera secondo un modello multidimensionale e multiprofessionale,
prevedendo l’associazione del trattamento psichiatrico/psicoterapeutico con
quello nutrizionale. La Regione promuove in particolare il miglioramento
dell’integrazione dei servizi della rete, per dare risposte alle persone
con Dna e alle loro famiglie, nel rispetto dei corretti tempi di cura,
nonché la continuità del trattamento ritenuto necessario dall’equipe
multidisciplinare. L’attivazione di strategie adeguate per ridurre le
probabilità di cronicizzazione. La divulgazione, tra gli operatori sanitari,
la popolazione, in particolar modo giovanile, le famiglie, le società
sportive e le scuole, di informazioni in merito ai corretti stili di vita e
ai servizi offerti dalla rete ed ai percorsi per accedervi. La stretta
integrazione con le associazioni attive nell’ambito del supporto e sostegno
alle persone con Dna e ai loro familiari, che svolgono attività sul tema e
collaborano in sinergia con i servizi dedicati favorendo l’intercettazione
precoce della patologia, anche attraverso l’uso di sistemi tecnologici e
applicazioni innovative, e fornendo supporto e sostegno alle famiglie.
Viene creata la ‘Rete integrata regionale per la presa in carico delle
persone con Dna’, di cui fanno parte medici di medicina generale e pediatri
di libera scelta, servizi ambulatoriali specialistici per i Dna, servizi
ospedalieri e servizi di riabilitazione pubblici e privati convenzionati,
strutture residenziali, strutture semiresidenziali e centri di salute
mentale.
La Rete provvede ad assicurare i migliori risultati in termini di
appropriatezza ed efficacia degli interventi diagnostici, terapeutici e
riabilitativi; il coinvolgimento attivo delle persone con Dna e delle loro
famiglie; la predisposizione e attuazione di progetti assistenziali
individuali, calibrati sulle esigenze delle singole persone; la condivisione
di percorsi terapeutici comuni; la costituzione di equipe di diagnosi e cura
con competenze in area psichiatrica, psicoterapica e
internistico-nutrizionale, composte da psichiatri, neuropsichiatri infantili,
psicologi e/o psicoterapeuti, nutrizionisti, dietisti, medici dietologi,
medici internisti, endocrinologi, infermieri, educatori professionali,
tecnici della riabilitazione psichiatrica e fisioterapisti, affiancati, per
casi specifici, da professionisti di altre discipline.
Presso la Direzione regionale Salute e Welfare viene istituito un gruppo di
lavoro tecnico, denominato “Centro di coordinamento regionale”, con
compiti consultivi e propositivi nei confronti della Giunta regionale in
materia di Dna. Esso predispone e propone alla Giunta regionale le linee di
indirizzo in materia di Dna; collabora con le associazioni attive
nell’ambito del supporto e sostegno alle persone con Dna e ai loro
famigliari, anche allo scopo di fornire informazioni sugli interventi
adottati.
Nella Carta dei servizi delle Aziende sanitarie regionali dovranno essere
inseriti: la descrizione della tipologia dell’offerta rivolta a bambini,
adolescenti e/o adulti; le informazioni sull’operatività dei servizi,
sulle modalità di accesso e di comunicazione, sulle interazioni tra le
componenti della Rete, sull’attività svolta e sulle modalità di sostegno;
le indicazioni e i suggerimenti per il miglioramento della qualità dei
servizi offerti; i riferimenti dei siti web istituzionali attraverso i quali
è veicolata una corretta informazione. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74806
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO
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