
(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 L’Aquila, 16 ottobre 2025
“Dopo l’assenza ingiustificata al tavolo istituzionale dei vertici aziendali di Aura Materials – oggi Mival Connect – che continuano a negarsi, i lavoratori si sono visti anche respingere dall’Inps la richiesta di cassa integrazione a causa dell’assenza di condizioni e documentazione necessaria. Una decisione che ha determinato il rientro forzato in fabbrica delle maestranze rivelatosi, come previsto, impossibile: un paradosso che rende ancora più evidente l’assoluta mancanza di responsabilità da parte della proprietà”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha partecipato stamane al presidio dei lavoratori organizzato nei pressi della sede aziendale. Il sindaco, nell’occasione, ha informato il prefetto e condiviso la necessità di aprire un nuovo tavolo al quale poi, alle 11, hanno partecipato anche le sigle sindacali, il direttore di stabilimento, una rappresentanza dell’Inps e il consigliere comunale, Fabio Frullo, con delega alle Politiche del lavoro e crisi occupazionali.
“L’azienda sta portando avanti un comportamento contrario agli interessi del territorio e al destino dei circa sessanta lavoratori coinvolti – prosegue Biondi – Per questo ho già presentato un esposto affinché vengano accertate eventuali responsabilità e venga chiarito se l’uso dei fondi pubblici, pari a 11 milioni di euro, sia stato corretto e coerente con gli obiettivi dichiarati”.
Tra il 2015 e il 2016, inoltre, l’asta pubblica con la quale lo stabile attualmente occupato da Aura Materials è stato acquistato dall’allora Accord Phoenix – per metà dalla Finmek Solution e per l’altra metà tramite atto di compravendita con l’ente comunale – è stata condotta con regole chiare e obblighi precisi a carico della parte acquirente finalizzati a garantire i livelli occupazionali dichiarati nella proposta per almeno 10 anni, pena, in caso contrario, la restituzione dell’immobile al Comune dell’Aquila.
“Ringrazio il prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, per aver accolto la mia richiesta di tentare una nuova convocazione dei vertici aziendali. L’esposto sarà aggiornato e trasmesso a magistratura e autorità competenti per ulteriori approfondimenti. Andremo fino in fondo”, ha ribadito Biondi a margine del tavolo prefettizio.
“In questi anni abbiamo difeso con forza i perimetri occupazionali del nostro territorio. In questo caso, però, manca l’interlocutore principale. Se i vertici aziendali continueranno a sottrarsi ai tavoli istituzionali, li obbligheremo a presentarsi in altre sedi dove non potranno evitare il confronto”, conclude il sindaco.