
(AGENPARL) – Mon 11 August 2025 (ACON) Trieste, 11 ago – “Gorizia si sta sempre pi?
caratterizzando come citt? dei cantieri. Peccato per la
numerosit? delle opere pubbliche cantierate che rimangono tali
fino a data da destinarsi. Dinamismo pubblico pi? volte incensato
dalla giunta Ziberna, che sconta sconcertanti ritardi ed empasse
fuori dal comune. Eppure continuano gli annunci di nuove opere,
soprattutto di riqualificazioni di strutture e siti dismessi”.
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd).
“Vediamo nel dettaglio – prosegue Fasiolo – solo alcune
situazioni: cantiere del polo tecnico Galilei, Fermi e Pacassi
per la realizzazione di un centro sportivo con campi da basket,
calcetto, volley e beach volley, percorsi ciclopedonali e aree di
sosta verde. Cantiere bloccato da tempo, oggetto di numerose
denunce per lo stato di abbandono e le carenze in termini di
inibizione agli accessi e sulla sicurezza”.
“Recupero della ex caserma Del Fante di via Duca d’Aosta con
previsione di destinazione ad alloggi della Polizia di Stato
quando il buon senso la vorrebbe polo scolastico o istituzione di
rilevanza internazionale – sottolinea la dem -. L’immobile, che
occupa uno spazio perimetrale del centro cittadino,
necessiterebbe quantomeno di un intervento di derattizzazione e
disinfestazione da chi ha il dovere di garantire la salubrit? di
un ‘pezzo di storia della citt?’ come ? stato definito dalla
Soprintendenza dei beni culturali”.
“Campus presso ex Ospedale Civile di via Vittorio Veneto: importo
iniziale di 10 milioni di euro giunto a 36 milioni con i fondi
pubblici del Fesr – ricorda l’esponente delle Opposizioni -, solo
per la demolizione 5 milioni previsti, 56 mesi per la
costruzione. Ad maiora. Opera mastodontica di preoccupante
inutilit?, oggetto di un esposto per danno erariale alla Corte
dei Conti da parte del comitato No alla demolizione dell’ex
ospedale civile di Gorizia. Anche questo caso di difficile
realizzazione e con seri problemi: primo fra tutti la complessa
gestione burocratica delle varie fasi su un’ opera enorme, con
implicazioni impattanti sul traffico, gli spostamenti, la
localizzazione, il contesto scoordinato e disarmonico.
Aggiungiamo la presenza dell’amianto da trattare, l’impatto di
emissioni di Co2 per l’esecuzione dei lavori, la totale assenza
di un percorso partecipato dei cittadini e degli stakeholders
sulla scelta della localizzazione di un’opera strategica per
famiglie ed operatori della scuola e della formazione”.
“L’immobile ex Stella mattutina ed ex scuola media Locchi di via
Margotti: da destinazione a cittadella universitaria per anni, da
molto tempo abbandonata con vergognosa noncuranza a se stessa,
con impalcature di sostegno alla facciata della struttura per
evitarne il crollo, occupando, tra l’altro spazi di parcheggio. A
sorpresa – continua Fasiolo -, ipotizzata la realizzazione di una
struttura residenziale di cohousing. Un’area fatta letteralmente
a pezzi. Segue il parcheggio in via Manzoni,cantiere fermo da
tempo, dopo procedure a singhiozzo. Salita al Castello di
Gorizia (lo storico ascensore): cantiere secolare, si sblocca
solo nel nostro immaginario. Galleria Bombi: non ? dato sapere
come e se funzioner? permanentemente l’attraversamento pedonale
e ciclabile in quanto le installazioni artistico digitali
prevederebbero un accesso con ticket per essere visionate perci?
pagheremo un fiorino?”.
“Di carne al fuoco ce n’? fin troppa, l’annuncio quotidiano di
nuove opere vuol dare l’impressione di un dinamismo politico
amministrativo degli esponenti che si contendono i riflettori
salvo giocare a nascondino nello scontro con una poca propensione
a individuare le priorit?, trattando in coda una preziosit? quale
il mercato coperto, un’attrazione per i turisti e una necessit?
per tutti che andava collocata al primo posto”, conclude la nota.
ACON/COM/mv
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