
(AGENPARL) – mar 24 settembre 2024 Rinviante in Commissione due mozioni sullo stesso argomento: una di Meloni
(Pd) e l’altra di Mancini (Lega) Pace (FdI) e Pastorelli (FI)
(Acs) Perugia, 24 settembre 2024 – L’Aula Di Palazzo Cesaroni, su
proposta di De Luca (M5S) e dopo il parere positivo degli stessi firmatari
degli atti, che avevano già provveduto alla loro illustrazione, ha rinviato
in Seconda Commissione la discussione su due analoghe mozioni riguardanti gli
impianti eolici e solari. La prima di iniziativa del consigliere Simona
Meloni (Pd): ‘Impianti eolici industriali e tutela del paesaggio, del
patrimonio culturale e naturale dell’Umbria’, l’altra promossa dai
consiglieri Valerio Mancini (Lega), Eleonora Pace (FdI) e Stefano Pastorelli
(FI): ‘Individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a
fonte rinnovabile solare ed eolica”.
Il dispositivo della mozione di iniziativa della capogruppo del Partito
democratico prevede l’impegno della Giunta: a promuovere una moratoria
temporanea sui nuovi progetti eolici industriali nelle aree di alto valore
paesaggistico, naturalistico e culturale in attesa di una revisione
dettagliata e partecipata della pianificazione energetica regionale e
nazionale; a garantire la partecipazione attiva delle comunità locali nei
processi decisionali riguardanti l’installazione di impianti eolici e
fotovoltaici, attraverso la promozione di incontri pubblici, consultazioni e
inchieste pubbliche in tutte le fasi del processo autorizzativo, come
previsto dall’art. 24 del D.lgs. 152/2006; a richiedere al Ministero
dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) di adottare linee guida
ministeriali che garantiscano una distribuzione equa del fabbisogno
energetico regionale, evitando concentrazioni eccessive di impianti in aree
particolarmente sensibili dal punto di vista paesaggistico e ambientale; ad
individuare aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti eolici
e fotovoltaici in collaborazione con le amministrazioni comunali e
provinciali, tenendo conto delle peculiarità territoriali e delle esigenze
di sviluppo socio-economico delle comunità locali; a sostenere la ricerca e
lo sviluppo di alternative energetiche sostenibili che abbiano un minore
impatto paesaggistico e ambientale, come il microeolico e il solare
fotovoltaico integrato nel contesto urbano e rurale, promuovendo tecnologie
innovative in grado di minimizzare l’impatto visivo e ambientale degli
impianti; ad Istituire un Comitato Interregionale permanente tra le Regioni
Umbria e Marche ( e con la Regione Lazio che condivide largamente
problematiche dell’orvietano )per monitorare e valutare gli impatti dei
progetti eolici industriali proposti nella fascia appenninica, assicurando
una collaborazione costante tra le due regioni al fine di tutelare i
territori montani e collinari coinvolti.
La mozione dei tre consiglieri della maggioranza (Mancini, Pace e Pastorelli)
prevede invece di impegnare la Giunta: a predispone la documentazione
necessaria per l’individuazione delle aree idonee e non idonee
all’installazione di impianti a fonte rinnovabile solare ed eolica
contemperando le esigenze di tutela dei numerosi beni di diversa natura che
caratterizzano il nostro territorio, l’identità e l’immagine
dell’Umbria, in coerenza con gli obiettivi della strategia regionale di
sviluppo sostenibile, e nel rispetto dei seguenti indirizzi, di considerare
prioritario e pertanto da includere nelle aree idonee all’installazione di
impianti fotovoltaici: impianti con moduli da collocare su edifici e
strutture esistenti o di nuova realizzazione in aree urbanizzate o
impermeabilizzate o compromesse da attività che hanno determinato la perdita
delle caratteristiche originarie dei luoghi; impianti con moduli collocati a
terra in aree di pertinenza degli edifici a qualsiasi uso destinati; in aree
classificate agricole o produttive, fermo restando il rispetto della massima
occupazione dei suoli ovvero della potenzialità fotovoltaica di cui al
Regolamento Regionale 7/2011 come modificato dal Regolamento Regionale
4/2022. Di valutare l’inclusione nelle aree non idonee dei beni
paesaggistici di cui al Codice 42/2004 e la possibile estensione del
perimetro dei beni oggetto di tutela tramite di fasce di rispetto di ampiezza
differenziata per tipologia o taglia di impianto, in particolare nel caso di
impianti eolici; di favorire l’installazione di impianti destinati alle
Comunità Energetiche Rinnovabili e all’autoconsumo delle imprese. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79202