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(AGENPARL) – mar 23 aprile 2024 **Formazione in simulazione per il personale sanitario, undici progetti al
via**
/Scritto da Walter Fortini, martedì 23 aprile 2024 alle 17:26/
Dalla gestione dei traumi alla rianimazione dei neonati, dagli ictus alla
prevenzione delle malattie infettive. E poi ancora esercitazioni su come
affrontare al meglio uno shock anafilattico, sull’affinamento delle
abilità da chirurgo e molto altro. La giunta regionale finanzia undici
progetti di formazione in simulazione, aspetto fondamentale della
formazione continua di medici, infermieri ma anche tecnici ed operatori
sanitari. Attraverso infatti esercitazioni su manichini e in ambienti
virtuali si possono meglio imparare procedure di diagnosi e terapia, si
possono ripetere più e più volte processi per meglio analizzarli e
assumere poi decisioni.
In Toscana dal 2021 esiste una rete regionale che si occupa di questo,
composta da tredici centri di formazione coordinati dall’azienda
ospedaliero universitaria pisana: una rete che un anno fa è stata
riorganizzata per accrescere il rapporto tra i singoli centri, le
università e le aziende potenziandone dunque l’attività.
Per l’assessorato al diritto alla salute la formazione in simulazione è
estremamente importante, uno strumento all’avanguardia essenziale per la
formazione continua di medici, infermieri ma anche tecnici ed operatori
sanitari. I progetti presentati permetteranno di accrescere le competenze
del personale del sistema sanitario regionale andando a migliorare anche le
risposte ai bisogni di salute delle persone.
Gli undici progetti finanziati riguardano ad esempio la gestione del
cosiddetto trauma maggiore, ovvero quelle lesione che possono mettere
portare ad una invalidità grave oppure mettere a rischio la sopravvivenza
del paziente: l’obiettivo è rendere omogenei i percorsi di assistenza da
parte del personale sanitario del territorio e in ospedale. Un altro
progetto punta allo sviluppo di un software di realtà virtuale per
potenziare la formazione nell’ambito della rianimazione neonatale ed un
altro ancora prevede l’impiego di simulatori indossabili che riproducono
parti del corpo reali: per rendere ancora più realistica la simulazione.
Un progetto riguarda il riconoscimento precoce dell’ictus: in questo caso
il tempo è una variabile determinante per una prognosi positiva e saranno
analizzati i passaggi in cui si può perdere tempo. Ci si formerà anche
sulla tecnica del “debriefing”, ovvero la valutazione e l’analisi di
quanto fatto. Tra gli interventi finanziati c’è anche la formazione
pratica per migliorare la consapevolezza degli operatori medico-sanitari
nella prevenzione della diffusione di malattie infettive: si utilizzerà
una soluzione fluorescente che verrà utilizzata su un manichino e che
permetterà di dimostrare come durante situazioni critiche gli operatori
diffondono batteri nell’ambiente circostante. Un altro progetto riguarda il
potenziamento di competenze di infermieri che lavorano con bambini e
ragazzi nei reparti di pediatria, pronto soccorso ed emergenza
territoriale: la formazione, attraverso la simulazione ad alta fedeltà, si
concentrerà sul riconoscimento di parametri critici vitali. Sempre rivolto
ai pazienti pediatrici, un percorso formativo – attraverso la formazione in
situ – affronterà lo shock anafilattico. Ci si formerà anche sulle
competenze relazionali mediante scenari di simulazione, sull’importanza di
una corretta informazione e capacità di prendere decisioni tempestive
nella gestione dei traumi e sulla chirurgia minivasiva su testa-collo alla
presenza di tutor che saranno a disposizione per guidare, supportare e
rispondere a quesiti di anatomia e tecniche operatorie.