Superbonus. Genovesi, Fillea Cgil: se confermate le notizie sul decreto del governo in materia di bonus edili, saremmo di fronte ad un gravissimo colpo di mano che brucia 25 mila posti di lavoro e si accanisce contro i più deboli.
“Siamo in attesa di leggere il testo del decreto relativo all’ennesima modifica in corso d’opera dei bonus edili, ma se fosse confermato il colpo di mano contro l’edilizia popolare pubblica e contro la ricostruzione delle aree colpite dal sisma 2016 saremo di fronte ad una scelta gravissima a danno proprio delle persone più deboli, per di più già colpite da eventi drammatici come un terribile terremoto”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni, in merito al recente decreto in materia di superbonus e cessione dei crediti.
In base alle stime Fillea “in un solo colpo si fermerebbero circa 1500 cantieri complessi relativi a molte case popolari, le più bisognose di essere messe in sicurezza e di essere rese energicamente più efficienti anche per ridurre i costi in bolletta dei tanti lavoratori, precari, disoccupati e pensionati dai redditi bassi – continua Genovesi – Inoltre, nell’area del cratere 2016 si fermerebbero circa 3000 cantieri privati, molti dei quali già in fase di esecuzione o prossimi a partire. Al di là del metodo, l’ennesimo cambio di norme e l’assenza di un minimo confronto con le parti sociali e, soprattutto, con gli enti locali e i comuni coinvolti, in un colpo solo rischiamo di perdere tra i 20 e i 25 mila posti di lavoro, danneggiare ulteriormente chi vive nelle periferie e case popolari, bloccare la ricostruzione in un’area dove invece occorre riportare subito persone, servizi e attività economiche per frenarne abbandono e spopolamento” conclude il leader degli edili Cgil, che fa appello “a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, per fermare questo ennesimo scempio a danno di lavoratori, cittadini, territori”.