Secondo le informazioni riportate, Intel è destinata a ricevere fino a 8,5 miliardi di dollari in finanziamenti in base al CHIPS Act, con la possibilità di ottenere ulteriori 11 miliardi di dollari in prestiti. Si prevede che tali risorse verranno impiegate per la costruzione di impianti di produzione e ricerca distribuiti tra Arizona, New Mexico, Ohio e Oregon.
Il mercoledì scorso, la Casa Bianca ha comunicato che Intel è sulla strada per ottenere finanziamenti fino a 8,5 miliardi di dollari tramite il CHIPS Act, mentre l’amministrazione Biden continua i suoi sforzi per sostenere la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti. Questo è stato riportato da un articolo di CNBC. Inoltre, la società potrebbe ottenere fino a 11 miliardi di dollari addizionali attraverso il CHIPS (Creating Helpful Incentives to Produce Semiconductors) e il Science Act, approvato nel 2022. Gina Raimondo, segretaria al Commercio degli Stati Uniti, ha dichiarato ai media che questi finanziamenti aiuteranno a mantenere gli Stati Uniti in prima linea nell’innovazione, sostenendo la produzione di semiconduttori all’avanguardia nel paese. È stato precisato che l’accordo tra la Casa Bianca e Intel è preliminare e non vincolante, soggetto a eventuali modifiche.
Nonostante Intel sia stata a lungo un punto di riferimento nell’industria statunitense dei semiconduttori, è stata superata in termini di ricavi da Nvidia, leader attuale nel settore dei chip AI. Anche concorrenti come AMD per le CPU e Qualcomm per i chip per telefoni cellulari hanno superato Intel in termini di capitalizzazione di mercato, ovvero il valore totale delle azioni di una società.
Nel frattempo, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) ha dominato la produzione di semiconduttori negli ultimi anni, motivo per cui Intel è previsto come uno dei principali beneficiari del CHIPS Act. Questo atto mira ad incentivare le aziende a stabilire impianti negli Stati Uniti, al fine di evitare eventuali problemi di fornitura in caso di conflitto tra Cina e Taiwan. Intel ha dichiarato che utilizzerà i finanziamenti pubblici per costruire impianti e centri di ricerca in Arizona, New Mexico, Ohio e Oregon, con l’obiettivo di recuperare il terreno per diventare un produttore all’avanguardia entro il 2026.
La società ha inoltre annunciato la creazione di 20.000 nuovi posti di lavoro attraverso la costruzione di impianti e altri 10.000 posti di lavoro nella produzione di chip.
Lo scorso estate, Intel ha annunciato l’apertura di un centro di “innovazione” nel distretto tecnologico cinese di Shenzhen.