
(AGENPARL) – ven 01 dicembre 2023 _______________________________________________________________
DATI INAIL: LE DENUNCE DI INFORTUNIO CONFERMANO QUADRO PREOCCUPANTE
Eloisa Dacquino: “Sulla sicurezza non si investe e si muore per mancanza di
formazione, di protezione e inosservanza delle norme”
Milano 01 dicembre 2023 – I dati pubblicati da Inail relativi alle denunce di infortunio al 31 ottobre 2023
confermano un quadro preoccupante. In Lombardia risultano essere state presentate
ben 91.101 denunce da inizio anno. Colpisce, ma non sorprende, l’ aumento dell’incidenza degli
infortuni accaduti a lavoratori stranieri, in particolar modo nel settore delle Costruzioni . Le attvità
manifatturiere, sanità e assistenza sociale, trasporto e magazzinaggio, sono i settori con più infortuni
in occasione di lavoro e altri, tra i quali il settore delle costruzioni, quelli ad aver registrato un
aumento delle denunce di infortunio rispetto ai primi dieci mesi del 2022. Allarma l’aumento delle
morti in occasioni di lavoro (+0,93%), ben 108 al 31 ottobre 2023, su un totale di 139 denunce con
esito mortale, così come le 3.193 malattie professionali (+19,95%).
“Sulla sicurezza non si investe, questa è la realtà – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale
UIL Lombardia – Si continua a morire e a subire gravi infortuni per mancanza di formazione, di
protezione, per inosservanza delle norme poste a tutela di chi lavora. La sicurezza è considerata
ancora un costo, quando sappiamo bene che è la prima forma di investimento economico e sociale”.
“Da tempo, come UIL, chiediamo a Regione Lombardia di intervenire con investimenti mirati sulla
formazione on the job, sulle attività ritenute pericolose, sul potenziamento del personale dei servizi di
prevenzione e controllo e sulla promozione di campagne di informazione diffuse su tutto il territorio in
tema di salute e sicurezza”. “Ciò che osserviamo – continua Eloisa Dacquino – è che al netto degli
eventi di celebrazione delle settimane sulla sicurezza, sul tema cala un generale silenzio, mentre le
morti e gli infortuni non si arrestano”. “E’ tempo che la Commissione d’inchiesta istituita da Regione
Lombardia ci convochi, così come riteniamo che il Consiglio regionale debba affrontare una
discussione di merito: dietro infortuni e morti sul lavoro ci sono sempre responsabilità e per queste
responsabilità non risponde mai nessuno. Per questo continuiamo a chiedere con forza che le imprese
che violano le norme sulla sicurezza vengano escluse da bandi e finanziamenti e che venga istituito il
reato di omicidio sul lavoro”
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Pierfrancesco Galliena
Ufficio Stampa e Comunicazione UIL Milano Lombardia