
(AGENPARL) – sab 21 ottobre 2023 **Next Generation Fest, Giani: “Ascoltiamo bisogni ed esigenze per farne
proposte concrete”**
/Scritto da Federico Taverniti, sabato 21 ottobre 2023 alle 13:32/
Accorciare le distanze con i giovani, ascoltarne bisogni ed esigenze per
trasformarle in proposte concrete. Scoprire le storie di successo, delle
tante ragazze e ragazzi che ce l’hanno fatta e che riescono in modo
positivo a influenzarne altre e altri. Dedicare spazio anche al fallimento,
alla caduta e alla paura di sbagliare, vero freno verso la ricerca del
proprio percorso. Si è aperta stamattina la seconda edizione di Next
Generation Fest al Teatro del Maggio a Firenze. Sul palco, a condurre, la
giornalista Veronica Maffei e la cestista, modella e creator Valentina
Vignali.
La prima parte, dedicata ai saluti istituzionali, è stata aperta dal
presidente Eugenio Giani che ha definito l’evento come lo strumento “ per
creare una dimensione di ascolto con i giovani. Una modalità, come
sperimentato un anno fa, che ci pare quella giusta. Parlare attraverso
coloro che nei fatti hanno dimostrato di esser influenti verso le opinioni
e le idee in cui credono i giovani. Con il loro modo di essere e
comunicare. Un modo – ha aggiunto -per aiutare anche noi a capire quali
possono essere le proposte giuste a cui dare attuazione attraverso i nostri
strumenti, per dare una risposta concreta a bisogni, problemi, valori e
aspirazioni. Un’occasione per capire ciò che voi volete e ciò che di
conseguenza noi possiamo fare per voi”.
Il ministro per lo sport Andrea Abodi ha iniziato il proprio intervento
definendo l’obiettivo della giornata: “accorciare le distanze con i
giovani attraverso non soltanto l’ascolto, ma anche con la traduzione di
questo in opportunità. Quindi dialogo, ascolto, riflessione, elaborazione,
progettazione e realizzazione. Anche le parole sono un po’ stanche e spetta
a noi a noi saperle tramutare in fatti. La distanza temporale tra le cose
dette e quelle fatte va accorciata e ridotta al minimo”.
“Lo sport – ha proseguito il ministro – è entrato nella costituzione,
non come diritto ma come un valore educativo, sociale e di promozione del
benessere psico fisico. Ciò significa che dobbiamo tradurlo in un diritto
che ancora non c’è. Come? Attraverso la scuola, luogo dove si consacra
questa opportunità. Ma anche migliorando le strutture e la presenza nei
programmi didattici, dando più possibilità a personale qualificato,
migliorando il rapporto scuola-associazioni sportive per facilitare
l’accesso stesso alle strutture. L’Italia vince molto nello sport ma ancora
non siamo del tutto convincenti circa l’idea che lo sport faccia ben non
soltanto al fisico, ma anche alla pische e all’anima. Una difesa
immunitaria sociale che va rafforzata come tutte le altre”. Poi anche un
elogio all’importanza del servizio civile universale (“meravigliosa
opportunità di cittadinanza attiva, un allenamento alla generosità
sociale, un’esperienza umana che merita di essere vissuta. Vogliamo creare
una comunità per conoscere il percorso di chi lo ha fatto, per valorizzare
tante opportunità che si perdono nelle pieghe della burocrazia e che
invece merita di essere promosso”) ed infine un consiglio alla platea di
ragazze e ragazzi: “Abbiate coraggio e intraprendenza, stimolateci e
provocateci nel modo giusto. Allenatevi alla socialità, tenete conto di
coloro che restano indietro, partecipate. Riscoprite ideali e anche
ideologie. Altrimenti ci si allontana e la distanza non si accorcia”.