sab 22 aprile 2023
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la posizione favorevole presa dalla Commissione europea potrebbe avere il suo peso nell’interlocuzione che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha attivato con la stessa istituzione di Bruxelles per conoscere il parere sulle immissioni in ruolo dei docenti precari dalle Gps con successiva formazione e verifica delle conoscenze e competenze acquisite ai fini dell’insegnamento, come pure sulla deroga ai vincoli per mobilità come chiesto da Anief”. Nel frattempo, Anief invita il personale precario con oltre 36 mesi di servizio svolto, anche non continuativo, a valutare l’opportunità di chiedere, attraverso i legali Anief, la stabilizzazione e il risarcimento del danno che in questi giorni ha portato anche a decine di migliaia di euro recuperate a docente.
Sull’abuso del precariato, l’Unione Europea continua a bacchettare l’Italia: è di questi giorni un nuovo parere motivato sull’infrazione che l’UE ha inviato al nostro Paese, l’ennesimo avvertimento, per la mancata stabilizzazione del personale che ha svolto 36 mesi, così come previsto da una direttiva UE del 1999, ed avrebbe il posto per essere immesso in ruolo. A riassumere la vicenda è l’eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo europeo Greens/EFA: “L’Italia – dice Corrao attraverso la stampa – ha letteralmente ignorato decenni di discriminazioni e abusi a danno di decine di migliaia di lavoratori del settore pubblico, tenuti in perenne precarietà. Il parere della Commissione UE, a seguito di innumerevoli azioni politiche e interrogazioni, sollecita l’Italia a provvedere ad una soluzione concreta e tempestiva. Dopo l’avvio dell’infrazione nel 2019 – continua Corrao – la Commissione UE finalmente sollecita l’Italia a combattere concretamente l’abuso di contratti a tempo determinato e le condizioni di lavoro discriminatorie per i lavoratori pubblici. Decenni di abusi in piena violazione della direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato a danno di decine di migliaia di insegnanti, operatori sanitari, forestali e vigili del fuoco, tenuti in perenne precarietà”.
“Si tratta di un passo importante – commenta ancora l’eurodeputato – che conferma la bontà di anni di battaglie, culminate con l’incontro recente in Commissione Petizioni qualche settimana fa, in seguito al quale ho chiesto alla Commissione UE di intervenire tempestivamente, considerate le perduranti inadempienze delle autorità italiane. Al 14/10/2022, in risposta alle molteplici petizioni ricevute dal Parlamento europeo, la Commissione stava ancora valutando le informazioni presentate dalle autorità italiane, ma non aveva ancora espresso un parere motivato”.
“Riteniamo – commenta ancora Pacifico – che il Governo debba comunque assumersi le sue responsabilità andando ad approvare nel decreto Pnrr in discussione al Parlamento già alcune nuove modalità di assunzione del personale scolastico, introducendo una formazione iniziale diversa, l’organico aggiuntivo da almeno 40 mila docenti e Ata, indispensabili per gestire il Pnrr nelle scuole, delle indennità specifiche a chi è immesso in ruolo lontano da casa e procedere con le immissioni in ruolo di abilitati e specializzati anche all’estero”, conclude Pacifico.
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Fonte/Source: https://anief.org/stampa/news/45143-lavoratori-pubblici-con-36-mesi-di-servizio-mai-assunti%2C-altro-avvertimento-della-commissione-ue-all%E2%80%99italia-per-anief-questa-posizione-potrebbe-avere-un-peso-sul-parere-di-bruxelles-relativo-a-stabilizzazioni-da-gps-e-cancellazione-vincoli-mobilit%C3%A0