(AGENPARL) – Thu 30 October 2025 (ACON) Trieste, 30 ott – “Il via libera definitivo alla riforma
costituzionale che introduce la separazione delle carriere in
magistratura rappresenta un passaggio fondamentale per rendere la
giustizia italiana pi? equa, trasparente e rispettosa delle
garanzie di tutti. ? una riforma che Forza Italia sostiene con
convinzione, coerente con la nostra storica battaglia per uno
Stato di diritto moderno, vicino ai cittadini e capace di dare
risposte rapide ed efficaci”.
Lo dichiara in una nota Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza
Italia in Consiglio regionale, a margine dell’approvazione
definitiva in Senato della riforma costituzionale.
“Separare le carriere significa rafforzare il principio di
terziet? e costruire un sistema pi? equilibrato – prosegue
Cabibbo – capace di tutelare meglio insieme magistrati, avvocati
e, soprattutto, cittadini. La giustizia non pu? essere percepita
come un potere autoreferenziale, ma come un servizio per la
collettivit?: questa riforma va esattamente in questa direzione”.
“Forza Italia – aggiunge Cabibbo – ? inoltre favorevole alla
proposta di ‘regionalizzazione del personale giudiziario’, che
consentirebbe di assumere personale amministrativo per sopperire
alle carenze di organico nel sistema giudiziario, considerata una
delle cause principali di lentezza. L’obiettivo ? migliorare
l’efficienza dell’attivit? giudiziaria attraverso il
potenziamento del personale amministrativo gestito a livello
regionale. Questa criticit?, nota e annosa, ? emersa anche
venerd? scorso nel corso di un incontro con la presidente della
Corte d’appello di Trieste e con il viceministro Sisto. ? nostro
obiettivo lavorare per una giustizia sempre pi? efficiente e
radicata nei territori, capace di rispondere ai bisogni concreti
delle comunit? locali”.
Cabibbo chiude: “Secondo la Banca d’Italia, l’inefficienza del
sistema giudiziario italiano comporta una perdita tra l’1% e il
2,5% del Pil all’anno, per una cifra che pu? arrivare, nel caso
peggiore, a circa 40 miliardi di euro. Questo costo si riverbera
anche in una riduzione dell’attrattivit? per gli investimenti
esteri, il danneggiamento della competitivit? delle imprese,
l’aumento della durata dei processi e diventa, in ultima analisi,
un costo diretto per le imprese e i cittadini”.
ACON/COM/fa
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