
(AGENPARL) – Tue 10 June 2025 Gentilissime/i colleghe/i
in Sardegna, come noto, la raccolta di sacche di sangue non basta a coprire
il fabbisogno annuo che si assesta intorno alle 110 mila sacche. La
raccolta si ferma, però a circa 80 mila, con un gap di circa 30 mila sacche.
In occasione dell’approssimarsi della giornata mondiale del donatore di
sangue, invio nota stampa relativa all’appello alla donazione di sangue da
parte del direttore del Servizio immunostrasfusionale dell’Aou di Sassari e
responsabile della Struttura regionale di coordinamento delle attività
trasfusionali.
Nella nota trovate tutti i dettagli e in allegato una fotografia di una
donazione di sangue al Centro trasfusionale di via Monte Grappa a Sassari.
Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare alla notizia
Comunicato n. 0049/2025/US
*COMUNICATO STAMPA*
*«In Sardegna la raccolta di sangue non basta, serve donare di più per
tutti»*
*In occasione della giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra
il 14 giugno, l’appello del responsabile della Struttura regionale di
coordinamento (Src) delle attività trasfusionali e del centro trasfusionale
di Aou Sassari, dottor Pietro Manca*
Sassari 10 giugno 2025 – *In Sardegna il sangue non basta*. E non è
un’emergenza occasionale, ma una *realtà costante*. A fronte di un
*fabbisogno* annuo di circa *110 mila unità*, la raccolta si ferma a *80
mila*. Sono *30 mila sacche* che mancano ogni anno. Ecco perché, in
occasione del *14 giugno prossimo*, quando si celebrerà la *Giornata
mondiale del donatore di sangue*, l’invito/appello alla donazione diventa
ancora più forte.
«Abbiamo registrato una carenza di sangue negli ultimi due anni, dovuta a
una contrazione delle donazioni. Ecco perché vogliamo rinnovare l’invito a
donare perché si tratta di un gesto che non fa male e che aiuta se stessi e
gli altri a stare meglio». Sono le parole del dottor *Pietro Manca*,
direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’*Aou di Sassari* e, in
Sardegna, responsabile della *Struttura regionale di coordinamento*
(*Src*) *delle
attività trasfusionali*.
Il suo è un richiamo chiaro alla responsabilità collettiva, ma anche alla
semplicità del gesto. Donare sangue, spiega, è un’azione concreta che ha un
impatto reale sulla vita delle persone.
«Nella nostra isola è necessaria una maggiore attività di donazione, in
modo particolare di donazione periodica, per riuscire a vincere la cronica
carenza che rischia di compromettere la già debole autosufficienza – spiega
*Manca* –. È necessario che la popolazione si avvicini periodicamente alla
donazione. Il sangue è una risorsa che serve a curare tante patologie,
oltre che utile e, spesso, indispensabile nei casi di emergenza e urgenza,
durante gli interventi chirurgici in sala operatoria».
Non solo. *Donare sangue è anche un’occasione per prendersi cura di sé*.
«La donazione – prosegue – è anche un momento che consente al donatore di
controllare il proprio stato di salute, perché vengono fatti una serie di
controlli clinici ed esami ematochimici che consentono al donatore di
tenere sotto controllo il proprio stato di salute».
Il coordinatore regionale della Src ricorda poi che la Sardegna affronta
anche una *problematica legata alla talassemia*. Sono circa *1.500 in
Sardegna* con questa patologia che, periodicamente, devono sottoporsi a
trasfusioni. *A Sassari*, tra adulti e bambini, assieme al reparto di
Pediatria, vengono seguiti circa *120 utenti* che ogni dieci giorni devono
essere trasfusi.
«Dobbiamo tener presente che circa il 40/45 per cento delle sacche di
sangue che vengono raccolte in Sardegna è utilizzato per le trasfusioni dei
pazienti talassemici – ricorda *Pietro Manca* -. Non dimentichiamo, però,
che il sangue è un presidio terapeutico indispensabile anche per i
trapianti d’organo, così come per i trattamenti farmacologici che possono
curare e guarire alcuni tumori e leucemie. Il sangue e i suoi derivati,
poi, sono indispensabili per interventi chirurgici che, durante l’estate,
aumentano anche per un maggior numero di casi di infortunistica stradale,
che cresce per il notevole afflusso turistico nell’isola, indispensabile
quindi nei casi di emergenza e urgenza».
L’autosufficienza nella raccolta non è più una sfida solo stagionale, ma
un’urgenza che riguarda tutto l’anno. E la risposta, secondo il direttore
del servizio sassarese, sta nella consapevolezza e nella regolarità del
dono.
Ecco allora che il 14 giugno rappresenta più di una semplice ricorrenza. «È
un’occasione per ricordare che un* gesto semplice può fare una differenza
vitale*. E che la cultura della donazione non riguarda solo chi ha bisogno
di sangue, ma ognuno di noi.
«Se tutti donassimo sangue riusciremmo a ridurre o addirittura azzerare il
problema dell’autosufficienza. La carenza di sangue si sconfigge soltanto
andando a donare», conclude *Pietro Manca*.
*Per chi vuole donare a Sassari*, i punti di riferimento sono il *Centro
trasfusionale* dell’Aou di Sassari, al Palazzo Rosa di via Monte Grappa,
via Pavese, e le raccolte itineranti organizzate dall’*Avis provinciale* nelle
diverse località del territorio.
Ufficio stampa Aou Sassari
Addetto stampa
Andrea Bazzoni
sito web: http://www.aousassari.it