
(AGENPARL) – Sun 08 June 2025 Si invia quanto segue, a seguito dell’intervento della proprietà Spal
pubblicato in queste ore sui media in merito alle motivazioni della mancata
iscrizione in Serie C.
Con preghiera di pubblicazione, grazie e buon lavoro.
“Chi ha tradito la città non può continuare a rappresentarne i colori.
Non possiamo, né come amministrazione né come città, continuare a dare
fiducia a chi fino all’altro giorno ci garantiva che non ci sarebbero stati
problemi per l’iscrizione alla Serie C, e che all’improvviso — senza
neppure un comunicato ufficiale, arrivato solo ieri — con grande leggerezza
ha dichiarato di non aver provveduto al pagamento necessario per
l’iscrizione.
È assurdo scaricare la colpa sul clima cittadino, sui tifosi, su chi ha
fatto grandi sacrifici personali per non lasciare mai sola la squadra,
nemmeno nelle trasferte più lontane.
Questo rapporto non può più essere ricucito in alcun modo.
Anche se la proprietà rivendica di aver investito molte risorse, ciò non
significa che le abbia spese nel modo più corretto. A giudicare dai
risultati, direi proprio di no. E questo non può essere addebitato a nessun
altro se non alla proprietà stessa.
Un altro tema, ciò che più mi ha innervosito, è il messaggio che ho potuto
cogliere nel comunicato di ieri della SPAL.
Sia chiaro a questa proprietà e alle future: l’identità della città non è
in vendita. Non lo è mai stata. Chi pensa di tenerla in ostaggio, presto
capirà che si sbaglia.
È un comportamento inaccettabile, ingeneroso e intollerabile. Ed è per
questo che, insieme all’assessore allo Sport Francesco Carità, siamo già al
lavoro per costruire una ripartenza dal basso, con una nuova società e con
una nuova squadra, nel pieno rispetto delle normative FIGC.
Questo territorio lo conosco bene: sappiamo come ripartire. E lo dimostra
la grande risposta che stiamo ricevendo in queste ore da tanti
interlocutori, imprenditori e realtà pronte a ricostruire insieme un
progetto serio e trasparente, per riportare la SPAL nel panorama del calcio
italiano, dove merita di essere e di restare.
Anche in queste ore siamo in costante contatto telefonico con
rappresentanti della FIGC, con i quali abbiamo già avviato
un’interlocuzione chiara: abbiamo comunicato la volontà della città di
procedere in autonomia con un nuovo progetto e ribadito che la SPAL della
precedente proprietà non rappresenta più Ferrara. Con loro stiamo
verificando ogni aspetto legato ai diritti e alle prerogative della città
in questa nuova fase.
Già da domani, con il supporto dei nostri legali, avvieremo tutte le
verifiche necessarie sui diritti legati alla gestione dello stadio e sugli
altri beni comunali attualmente nella disponibilità della società.
In queste ore, un altro aspetto che mi addolora profondamente è la
comunicazione ricevuta dalle famiglie e dai ragazzi del settore giovanile:
un messaggio che di fatto preannuncia lo smantellamento anche di un
patrimonio sportivo e umano che rappresentava il futuro della nostra SPAL.
A tutti i giovani atleti, alle loro famiglie, ai tecnici e a chi in questi
anni ha costruito con passione quel settore, va la nostra vicinanza e
l’impegno a far sì che nel nuovo progetto il vivaio torni ad essere un
punto centrale, perché è dai giovani che deve ripartire il futuro della
SPAL.
Ora serve unità. Ferrara ha già dimostrato di sapersi rialzare dopo ogni
caduta. E insieme, con chi davvero ama questi colori e soprattutto ne
conosce il valore profondo, ricostruiremo la nostra SPAL. Saranno giornate
lunghe, molto delicate, in cui avremo necessità del supporto di tutti. Ma
lo dobbiamo alla nostra città, per i nostri ragazzi e per il loro futuro”.
Alan Fabbri
Sindaco di Ferrara
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