
Il crescente impatto energetico dei data center sta diventando una delle principali sfide per il settore energetico globale. Secondo Aleksandr Novak, vice primo ministro russo, l’integrazione accelerata delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale porterà a un’esplosione nella domanda di elettricità, con possibili conseguenze sulle infrastrutture energetiche mondiali.
“Attualmente, il consumo globale di elettricità dei data center supera i 400 TWh, equivalenti a oltre l’1% del consumo mondiale totale”, ha scritto Novak in un articolo pubblicato su Energy Policy. “Entro dieci anni, questo consumo potrebbe aumentare di due o addirittura quattro volte.”
Questo scenario preoccupa i leader dell’industria energetica. Igor Sechin, CEO della compagnia petrolifera Rosneft, aveva già lanciato un avvertimento simile. In occasione di un recente forum energetico, ha affermato che le attuali capacità energetiche globali non sono sufficienti a sostenere la domanda crescente proveniente dai data center.
Sechin ha inoltre citato una stima di Goldman Sachs, secondo cui entro il 2030 il consumo dei data center potrebbe crescere di 2,5 volte, raggiungendo 1.000 TWh, un valore paragonabile al consumo combinato di Germania e Francia.
Questi dati sollevano interrogativi urgenti su come garantire un equilibrio tra transizione digitale e sostenibilità energetica, in un contesto in cui la richiesta di potenza computazionale non mostra segni di rallentamento.