
(AGENPARL) – Wed 22 October 2025 *Strategie di monitoraggio del lupo: il progetto pilota “Wolf Puglia”*
Nasce “Wolf Puglia”, progetto pilota per la pianificazione di strategie di
monitoraggio del lupo e delle interazioni con le attività produttive in
Salento, Valle d’Itria, Alta Murgia e Gargano. Il progetto si inserisce
nell’ambito di un accordo tra Regione Puglia-Dipartimento Agricoltura e
Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l’Istituto di Ricerca sugli
Ecosistemi Terrestri (CNR – IRET).
Il lupo rappresenta una componente fondamentale degli ecosistemi terrestri,
in quanto come predatore apicale svolge una funzione fondamentale come
regolatore della densità delle prede (cinghiali ma non solo), limitandone
il numero ma anche riducendo la possibilità di diffusioni di zoonosi che
hanno potenzialmente un impatto deleterio sulle attività umane (come la
peste suina). La presenza del lupo in Puglia, anche in prossimità di aree
antropizzate, e le recenti modifiche al suo status di protezione, rendono
necessaria la pianificazione di una campagna di monitoraggio per stimare la
consistenza numerica, la distribuzione spaziale e le abitudini alimentari
della specie a livello regionale.
Il raggiungimento di una conoscenza dettagliata richiede una pianificazione
pluriennale che consentirà di ottenere una mappatura della presenza del
lupo in Puglia e delle interazioni con le attività produttive. Durante la
fase pilota del progetto verranno attuate una serie di attività finalizzate
a testare le metodologie di campionamento più efficaci e a individuare le
strategie ottimali per il coinvolgimento degli stakeholder in aree pilota
selezionate, con particolare focus sul settore zootecnico.
“Il progetto Wolf Puglia approfondisce le interazioni tra la presenza del
lupo e le attività produttive, valorizzando l’esperienza maturata con Hic
Sunt Lupi in Salento per estendere la conoscenza su scala regionale –
afferma *Francesco De Leo*, biologo CNR – IRET – le attività si
concentreranno in aree pilota particolarmente sensibili per la zootecnia,
con l’obiettivo di individuare e promuovere buone pratiche per la riduzione
degli eventi di predazione. Oltre alle campagne di fototrappolaggio,
sopralluoghi e iniziative di divulgazione scientifica, sono previste anche
catture sperimentali per comprendere meglio l’uso dello spazio e delle
risorse da parte del lupo, a sostegno di una convivenza più equilibrata tra
fauna selvatica e attività umane”.
L’iniziativa sarà implementata in quattro aree pilota della regione,
Salento, Valle d’Itria, Alta Murgia e Gargano che, pur presentando
caratteristiche ambientali differenti, sono accomunate dalla presenza del
lupo e da un’elevata incidenza di attività agricole e zootecniche. In
queste aree, la gestione della coesistenza tra il lupo e le attività umane
è cruciale per prevenire potenziali conflitti.