(AGENPARL) - Roma, 17 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 17 October 2025 *Gaza. Fratoianni (Avs), combattere ogni forma di antisemitismo. Ma non
sopporto l’uso strumentale che ne fa chi non ha mosso un dito e non ha
detto una parola nei 2 anni di genocidio del popolo palestinese. Da chi,
imbelle, è stato al fianco dei criminali di guerra israeliani*
Il rischio che l’antisemitismo oggi germogli e risorga esiste sempre e
bisogna combattere ogni segno di insorgenza dell’antisemitismo come di ogni
forma di razzismo senza alcuna esitazione. Vedo però e questo mi indigna
molto, l’uso strumentale di questo rischio, un uso contro milioni di
persone in questo Paese si sono mobilitate con dignità e fermezza contro il
primo genocidio in diretta televisiva della storia dell’umanità.
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs intervistato a Skytg24 nel corso di SKY
Live in Roma.
E vedo utilizzare questo argomento in modo strumentale – prosegue il
leader di Si – da chi, come buona parte della maggioranza che governa
questo Paese, in due anni di genocidio non ha avuto mai il coraggio di
dire una parola chiara e soprattutto di fare qualcosa di concreto. Perché
loro potevano fare qualcosa: potevano riconoscere lo Stato palestinese,
potevano chiedere sanzioni contro i criminali di guerra del governo
israeliano invece di concentrarsi sugli slogan di qualche manifestazione.
Quegli slogan non li ho mai urlati. Non li condivido perché trovo che la
sola idea di cancellare lo stato di Israele sia indecente, ma potevano
concentrarsi però sul fatto che mentre mentre qualcuno urla degli slogan
sbagliati c’è uno Stato che loro considerano amico che ‘Israele dal fiume
al mare’ lo sta facendo concretamente, e lo sta facendo non con gli slogan
m con la deportazione, con la pulizia etnica con l’apartheid che va avanti
da decenni da molto prima del 7 ottobre.
Allora io credo che di fronte a quello che sta accadendo in Palestina,
siamo di fronte a una tregua importantissima, ma che per diventare pace –
conclude Fratoianni – ha bisogno di cose concrete: ha bisogno dei
palestinesi e del loro protagonismo, di uno Stato, della fine
dell’occupazione illegale della Cisgiordania, e magari la
liberazione Liberazione di Marwan Barghuthi che potrebbe essere l’unica
figura oggi in grado di ricondurre ad unità la leadership palestinese,
insomma ha bisogno di coraggio e di determinazione.
Lo rende noto l’ufficio stampa Roma, 17 ottobre 2025