
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 ANAP CONFARTIGIANATO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANZIANI E PENSIONATI
CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 26 SETTEMBRE 2025
PENSIONI ARTIGIANE – Prelievo fiscale e inflazione: la preoccupazione
dei pensionati artigiani sardi che perdono 900 euro l’anno.
Giovanni Mellino (Presidente ANAP Confartigianato Sardegna e
VicePresidente Nazionale) “Serve una giustizia fiscale vera e un
meccanismo di indicizzazione che rispecchi i prezzi reali”.
Le pensioni vanno in picchiata, perdono potere d’acquisto e
costringono gli ex artigiani a lavorare per necessità.
L’allarme lo lancia ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale Anziani e
Pensionati di Confartigianato Sardegna, dopo la presentazione di uno
studio del Centro Europa Ricerche (Cer), del Comitato Unitario dei
Pensionati del Lavoro Autonomo (Cupla) e dell’ANAP Confartigianato,
che fotografa un’emorragia silenziosa che pesa sempre più sulle tasche
dei pensionati italiani.
Secondo il rapporto, il potere d’acquisto delle pensioni degli
autonomi è in caduta libera: tra il 2009 e il 2025 una pensione lorda
tipo da 1.200 euro ha perso circa 70 euro al mese, pari a quasi 900
euro l’anno, per effetto dell’inflazione e di un prelievo fiscale che
ha annullato i benefici di due riforme susseguitesi nel periodo.
L’analisi sottolinea tre nodi fondamentali: la perdita di potere
d’acquisto, gli effetti del drenaggio fiscale e le persistenti
disparità tra fasce di reddito e rileva anche come il meccanismo
d’indicizzazione legato all’indice Istat Foi, non tuteli né le
pensioni minime, né quelle medio-alte, mentre beni essenziali come
alimentari, energia e sanità rincarano più del paniere medio.
“Da decenni denunciamo l’erosione dei redditi da pensione degli ex
autonomi: il sistema fiscale penalizza chi ha lavorato una vita
creando impresa, occupazione e benessere per il Paese – afferma
Giovanni Mellino, Presidente di ANAP Sardegna, l’Associazione
Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Sardegna – non
possiamo più accettare questa ingiustizia. Servono interventi rapidi e
strutturali. Ci sono piccoli artigiani che continuano a lavorare per
necessità e anche per aiutare i loro figli”.
“Siamo preoccupati perché anche la classe media dei pensionati va in
difficoltà: la vita costa sempre di più e curarsi, oggi, è oneroso –
incalza il Presidente – tanti anziani rinunciano alle cure perché le
liste d’attesa sono lunghe e il privato è inaccessibile. Anche le
pensioni medie, che un tempo sostenevano le famiglie, hanno perso
potere. La politica deve restare vigile: non è solo questione di
dignità, ma di sostenibilità del nostro welfare”.
Per ridare ossigeno ai redditi più fragili, l’Associazione degli
Artigiani di Confartigianato propone di sostituire l’indice Foi con
l’Ipca europeo, che fotografa meglio la spesa reale, e di introdurre
un bonus Irpef da 960 euro l’anno (12 rate mensili) per i pensionati
con redditi fra 7.800 e 15.000 euro, misura che alleggerirebbe il
carico fiscale a 3,6 milioni di persone.
“Vogliamo lanciare un messaggio chiaro alla politica – prosegue
Mellino – soprattutto in Sardegna dove gran parte del tessuto
produttivo fondato su artigianato e piccola impresa ha generato una
platea ampia di pensionati autonomi: senza correttivi, la perdita di
potere d’acquisto rischia di alimentare ulteriore povertà ed escludere
gli anziani dall’accesso a servizi essenziali”.
“Come Anap Sardegna – conclude il Presidente dei pensionati di
Confartigianato Sardegna – rilanciamo la richiesta di un confronto
urgente con i Governi regionale e nazionale sulla rivalutazione delle
pensioni, abbattimento del cuneo fiscale e sostegno alla sanità
territoriale, per evitare che la forbice fra costo della vita e
assegni pensionistici diventi insostenibile”.
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