
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Pac: Marino (Pd), tagli insostenibili per la Sicilia, imprese agricole a rischio
“I tagli annunciati alla Politica Agricola Comune sono un colpo durissimo per la Sicilia e per i territori a vocazione agricola come le province di Enna e Messina, dove il comparto primario riveste da sempre un ruolo significativo dal punto di vista economico ed occupazionale oltre che ambientale e sociale”: è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando la proposta della Commissione Europea di ridurre del 20 per cento le risorse della PAC nel periodo 2028–2034.
“In un momento storico segnato da instabilità geopolitica, crisi climatica e difficoltà dei mercati, togliere fondi all’agricoltura, soprattutto nei territori marginali. è semplicemente irresponsabile. Nelle province di Enna e Messina ci sono filiere agricole e zootecniche che tengono insieme economia, lavoro, ambiente e presidio del territorio. Cereali, olive, frutta, ortaggi, carni e latticini di qualità, molti dei quali certificati Dop e Igp, sono il frutto di un’agricoltura che non solo produce cibo ma garantisce coesione e identità culturale”.
“La proposta avanzata dalla presidente Von der Leyen e dal commissario Fitto di trasformare la Pac in una semplice linea guida nazionale è un grave passo indietro, che cancella anni di programmazione europea a vantaggio di un’improvvisata ‘rinazionalizzazione mascherata’. Così facendo, si rischia di penalizzare ulteriormente territori spesso periferici e compromettere la continuità delle imprese più fragili”, prosegue la parlamentare Dem.
“Il Partito Democratico si opporrà con determinazione a questa deriva. La Pac non è un capitolo di spesa da ridurre, ma una leva strategica per la sostenibilità, la sovranità alimentare e lo sviluppo delle aree interne. La Commissione ascolti le realtà agricole e modifichi radicalmente questa impostazione. E al governo italiano chiediamo di far sentire la propria voce: il ministro Lollobrigida e il ministro Fitto dicano chiaramente da che parte stanno, e se hanno intenzione di difendere gli agricoltori italiani oppure compiacere le pulsioni sovraniste dei loro alleati”: conclude.
Roma, 18 luglio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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