
Un tempo laboratorio etico del mondo moderno, oggi spesso confusa con un sistema opaco di potere: la parabola della Massoneria, dall’Illuminismo ai giorni nostri, racconta molto più di una crisi identitaria. È la storia di un ideale tradito, di un’istituzione progressista e visionaria che ha ceduto il passo alla gestione patrimoniale più che spirituale.
Come riporta un’inchiesta dell’Espresso, il presente della Massoneria italiana è segnato da ombre fitte: soldi, segreti, potere, in una cornice in cui la domanda più frequente è diventata una sola:
Chi gestisce realmente il patrimonio della Massoneria?
Portatori di Misteri o di… Interessi?
Lo Stato ha bisogno della Massoneria, e la Massoneria ha bisogno dello Stato. Un legame antico, nato nel cuore del Risorgimento e rinsaldato nei momenti fondativi della nazione italiana. Un sodalizio sopravvissuto a guerre, trattati, ricostruzioni, attentati, scandali e silenzi. Ma oggi, con le logge in bilico tra l’onorabilità storica e i rilievi della Guardia di Finanza, la domanda è:
quale Massoneria è rimasta in piedi?
Dalle glorie del passato alle stanze chiuse
C’è stato un tempo in cui la Massoneria faceva la storia. Franklin D. Roosevelt, Harry Truman, Winston Churchill: tre fratelli massoni che hanno riscritto i destini del mondo tra Piano Marshall e diplomazie segrete. Visionari, idealisti, pragmatici. Il grembiule e la visione geopolitica.
Oggi? Bilanci traballanti, immobili da gestire, pseudo-amministratori (testuale), più vicini ai problemi di condominio che alla filosofia iniziatica.
Il Tempio è ancora lì, ma a tremare non sono i pilastri, bensì i documenti contabili.
Commissariare? Indagare? Aspettare?
Il commissariamento del Grande Oriente d’Italia non è una parola (o una parolaccia) da maneggiare con leggerezza, ma non è nemmeno un tabù. In tempi in cui la fiducia pubblica è in crisi, e la trasparenza non è esattamente la parola più usata nei comunicati ufficiali, un atto di rottura può diventare un atto di salvezza.
Commissariare non risolve tutto. Ma quando un’Istituzione sembra aver perso contatto con il mondo reale — e con i suoi stessi membri —, qualcosa bisogna pur fare.
Il rischio, altrimenti, è quello della delegittimazione totale.
E Intanto… Tutto Tace
Ma allora, perché tutto tace? Perché nessuna istituzione muove un dito?
È forse arrivato il momento che la Commissione parlamentare antimafia batta un colpo, ascolti, convochi, fissi un’audizione che ormai da mesi sembra rimandata all’infinito?
Oppure si aspetta qualche ulteriore scossone di cronaca, magari un collegamento più esplicito con Malta, o con qualche altro misterioso Oriente? Ma soprattutto perché le altre Massonerie nazionali ed internazionali tacciono?
Nel frattempo, dentro le stesse logge cresce il disagio. Il malcontento monta. Il tempo passa.
E sotto la superficie, qualcosa — qualcosa — bolle in pentola.
Ma a chi e a cosa serve questo Grande Oriente d’Italia così rabberciato?
Ah, a saperlo!