
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 Istat. Lai (PD), Italia rallenta e governo ignora sviluppo equo e sostenibile
«È un drammatico bollettino di guerra alla giustizia sociale quello che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat nel Rapporto 2025 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Più di un quarto degli indicatori registra un peggioramento e oltre il 20% è in stagnazione, sia nel breve che nel lungo periodo. Un segnale inequivocabile: il Governo Meloni non guida l’Italia verso un futuro più equo, sostenibile e inclusivo, ma rallenta ogni possibile azione in questa direzione».
Lo dichiara il deputato del PD Silvio Lai, membro della Commissione Bilancio della Camera.
«Il quadro tracciato dall’Istat è il riflesso di due anni e mezzo di politiche sbagliate e miopi. Si è parlato molto, ma si è fatto poco o nulla per rafforzare la sanità pubblica, mentre i tempi di attesa crescono e la spesa privata aumenta. Sulla parità di genere si è arretrati, con tagli ai sostegni per l’infanzia e nessun investimento serio sul lavoro femminile. Sul fronte ambientale, si continua a consumare suolo, a ignorare la crisi climatica, a non finanziare le aree protette. L’acqua si disperde nelle reti obsolete, soprattutto al Sud, e non si fa nulla per rimediare. Le istituzioni locali sono state lasciate sole, senza risorse né riforme. Invece di sostenere la coesione sociale e ambientale, il Governo ha scelto l’arretramento».
«Meloni e i suoi ministri – prosegue Lai- parlano di crescita e competitività, ma tagliano investimenti pubblici, ignorano la giustizia sociale e aumentano la precarietà. Il PNRR viene modificato senza trasparenza, i fondi di coesione rallentano, e le Regioni affrontano da sole la transizione. Altro che Agenda 2030: qui c’è un’agenda regressiva».
«Per invertire la rotta – conclude il parlamentare Dem- servono atti concreti. Va approvata una legge quadro nazionale per l’attuazione degli SDGs. Deve essere istituito un fondo nazionale per le transizioni ecologiche e sociali.
È necessaria una revisione della fiscalità che favorisca l’inclusione, l’innovazione e la giustizia ambientale.
E bisogna misurare ogni politica pubblica con gli indicatori di benessere equo e sostenibile.
Solo così potremo riportare l’Italia sulla strada dell’Agenda 2030 per lo sviluppo equo e sostenibile».
Roma, 10 luglio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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