
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 Cittadino e Provincia
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Monteleone di Spoleto, 1 luglio ‘25
Monteleone di Spoleto – Alla Fiera di San Felice (19 e 20 luglio)
l’artista Domenico Bordacchini
Parteciperà al contest: “Dipingi il tuo Borgo”, promosso da “I Borghi
più belli d’Italia in Umbria”
(Cittadino e Provincia) Monteleone di Spoleto 1 luglio ‘25 – Si avvicina l’appuntamento con la
tradizionale “Fiera di San Felice” che si terrà a Monteleone di Spoleto, dal 19 e 20 luglio, uno
dei borghi più affascinanti dell’Appennino umbro.
Un evento questo molto atteso da tutta la comunità, che affonda le sue radici nel passato e
oggi propone un mostra-mercato del bestiame e dei prodotti tipici della montagna, arte e
genuinità.
Nei due giorni della Fiera, tra i tanti eventi del programma, ci sarà anche l’artista Domenico
Bordacchini un uomo che per tutta la vita ha seguito strade lontane dall’arte, un pittore curioso
che non ha frequentato nessuna accademia, nessuna carriera da pittore, nessun percorso
tracciato nel mondo artistico. Eppure, basta mettergli in mano un pennello, e il miracolo si
compie. Senza alcun bisogno di studi formali, Bordacchini riesce a riprodurre con una fedeltà
disarmante opere complesse di ogni epoca: dal Duecento al Rinascimento, dal Neoclassicismo
al Realismo.
Davanti a un’opera d’arte, Domenico si trasforma. Entra in uno stato quasi estatico, come se
l’anima dell’autore originale si fondesse con la sua. Recentemente ha completato una
riproduzione straordinaria dell’Arcangelo Michele dipinto da Lo Spagna, opera custodita in una
piccola chiesa d’altura dell’Appennino umbro.
Domenico, durante la Fiera di San Felice, nel suggestivo giardino del Museo della Biga, sarà
protagonista di un progetto speciale: “Dipingi il tuo Borgo”, un’iniziativa promossa da “I Borghi
più belli d’Italia in Umbria” che prenderà il via proprio da Monteleone.
L’idea è semplice quanto potente: restituire identità, bellezza e memoria ai luoghi attraverso lo
sguardo degli artisti.
A Domenico sarà consegnato uno scuro di legno, una vecchia anta recuperata, forse da una
cantina, forse dimenticata nel retrobottega di un falegname. Oggetto semplice, ma già carico
di una vita passata. E lì, davanti al pubblico, prenderà forma una nuova opera, frutto
dell’incontro tra la memoria del legno e l’anima creativa dell’artista.
Cosa dipingerà Domenico? Quale scorcio, quale atmosfera del borgo umbro finirà immortalata
sullo scuro antico? Lo vedremo insieme: Forse una piazza assolata, forse un vicolo ombroso,
forse la sagoma maestosa della Biga o la spiritualità raccolta della chiesa di San Nicola.
Nessuno può dirlo. Ed è proprio questo il bello: lasciare che sia la mano guidata dall’emozione
a decidere. Lasciati guidare dalla curiosità, dall’incanto, dalla forza silenziosa dell’arte che
prende vita.
Perché a volte basta uno sguardo, un dettaglio, un pennello su un vecchio legno per risvegliare
in te qualcosa di profondo.
Monteleone25012.DB