
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 Mozione di Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd): “Si rischio la
perdita di un presidio strategico per la sicurezza idraulica, ambientale ed
energetica dell’intero territorio”
(Acs) Perugia, 13 giugno 2025 – “Chiedere ad Enel Green Power la
sospensione delle decisioni operative annunciate in attesa di un nuovo
confronto istituzionale, manifestando la contrarietà della Regione Umbria
alla chiusura del Posto di Teleconduzione di Terni e sottolineando il rischio
di perdita di un presidio strategico per la sicurezza idraulica, ambientale
ed energetica dell’intero territorio”. Lo chiede il consigliere regionale
Francesco Filipponi (Pd), primo firmatario, insieme alla collega Maria Grazia
Proietti (Pd), di una mozione sull’argomento.
“Si tratta – spiega Filipponi – di un’infrastruttura strategica per la
supervisione ed il controllo in tempo reale di un vasto sistema di impianti
idroelettrici. Uno dei pochi presidi territoriali ancora operativi nel centro
Italia che, inoltre, costituisce un patrimonio di competenze tecniche,
conoscenze ambientali e responsabilità civili sviluppato in decenni. Enel di
recente – prosegue il consigliere – ha comunicato di voler procedere alla
chiusura definitiva entro il primo ottobre 2025 e ciò comprometterebbe
l’occupazione locale, la capacità di presidio e gestione in loco di
fenomeni idraulici e climatici estremi. Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil
hanno già espresso la loro contrarietà a questa decisione aziendale e la
Regione ha manifestato la volontà di promuovere un tavolo istituzionale con
Enel e Governo per evitare lo stop. La Regione ha già comunicato la
contrarietà a tale decisione di Enel ed ha promosso diversi incontri con le
parti, con i sindacati e con Enel, per un confronto sul tema, ma sempre
constatando la volontà di Enel di voler procedere con i propri piani. Per
queste ragioni – conclude – chiediamo un ulteriore impegno alla Giunta,
utile a garantire l’istituzione del tavolo tecnico con la partecipazione di
sindacati, istituzioni locali, autorità di bacino e Protezione Civile,
coinvolgere il Governo nazionale per la permanenza di un presidio pubblico di
sicurezza e monitoraggio idraulico sul bacino Tevere-Nera, vigilare sulla
tutela del personale coinvolto per il mantenimento dei livelli occupazionali,
senza trasferimenti forzati o demansionamenti ed effettuare una ricognizione
dell’impiantistica in termini di sicurezza idraulica”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80364