
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 DL SICUREZZA, M5S: SU CANAPA “DA ‘MAKE IN ITALY’ A ‘MAKE IN GERMANY’, ALTRO CHE PATRIOTI
ROMA, 28 maggio – “Con l’articolo 18 di questo decreto decidete di colpire una filiera intera: quella della canapa industriale. un colpo al cuore di un settore che lavora nella piena legalità e non ha nulla a che vedere con gli stupefacenti ma con il tessile, la bioedilizia, la cosmesi, gli integratori alimentari. Ma poi lo avete capito che un divieto non cancella più di un milione di consumatori italiani? Consumatori che esistono e sapete cosa faranno? Si rivolgeranno o all’estero o peggio ancora al mercato nero. Buttate nel caos imprese, agricoltori, artigiani, ricercatori per la gioia degli altri paesi. Eccolo il vostro modello di sviluppo: strangolare l’innovazione con l’ideologia. Perchè mentre qui tagliate le gambe a un’eccellenza italiana, in Germania regolano il settore e aprono mercati. Meloni ieri ha detto che vuole lanciare all’Europa e al mondo il messaggio ‘make in Italy’: ma quale make in Italy, qui passiamo al make in Germany. Fate gli interessi della Germania, e lo abbiamo già visto sulle armi e sul patto di stabilità”.
Lo ha dichiarato la Vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino intervenendo alla Camera durante la discussione del dl sicurezza.
“Non ci sorprende la crociata del governo che ha messo in ginocchio un intero comparto economico come quello della Cannabis light”, ha aggiunto la deputata Carmen Di Lauro. “La foga ideologica del governo arriva al punto da considerare come stupefacente l’olio del CBD, una sostanza che secondo tutti gli studi scientifici non è dannosa per la salute, non ha capacità psico-attive e non crea dipendenza. Stanno dichiarando illegale la camomilla, è tutto ridicolo e assurdo. Ma chi stanno proteggendo? Solo i loro slogan vuoti e forse qualche casa farmaceutica potente che ora potrà commercializzare questo prodotto così importante anche per i pazienti”.
“State costringendo – ha denunciato la deputata M5S Emma Pavanelli – tremila imprese della filiera della Cannabis light a chiudere e a mandare a casa i lavoratori di un comparto che impiega oltre ventimila persone e ha un valore di oltre due miliardi di euro, con benefici anche per il Fisco, nel silenzio della Ragioneria generale dello Stato. Dicendo no al nostro odg dite pure no ad un rimborso per il danno arrecato da una decisione assurda del governo. Vergogna!”.
La deputata M5S Susanna Cherchi ha chiosato: “cosa c’entra la Cannabis light con gli stupefacenti? Nulla. Al contrario sostiene la biodiversità, riduce l’impatto ambientale in agricoltura, frena il consumo di suolo”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle