
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 Nota di Betti e Michelini (Pd)
(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – “La risposta all’interrogazione alla
nostra interrogazione sull’ospedale da campo certifica la malagestio della
destra in sanità, incapace per anni di una certa e concreta programmazione,
nonostante la situazione contingente di una pandemia da gestire, di certo non
semplice”. Così in una nota i consiglieri del Partito democratico Cristian
Betti e Letizia Michelini.
“L’ospedale da campo – spiegano Betti e Michelini – è costato circa
tre milioni di euro alla collettività, elaborato attraverso un progetto
realizzato dagli uffici della Regione. Il fatto che sia rimasto aperto dal 10
marzo 2021 al 10 maggio 2021, due mesi, per controllare 140 pazienti in
osservazione breve è allarmante ed emblematico del fatto che tale colossale
investimento non è servito per svolgere le funzioni sanitarie per cui lo
stesso era stato acquistato, uno spreco enorme di risorse pubbliche di cui
l’ex giunta Tesei dovrà rendere conto davanti alla comunità umbra. Non è
giustificabile neanche la specifica che dal 10 maggio al 15 giugno sia stato
utilizzato per screening con sintomatologia respiratoria”.
“La gestione di una pandemia non è ovviamente una questione semplice –
dicono – ma l’approccio tenuto dalla destra, con sprechi di risorse e
strutture emergenziali costate un occhio della testa, rappresenta il modus
operandi di chi ha rischiato di mandare a gambe all’aria la nostra sanità.
L’ospedale da campo, tanto sbandierato, poi è stato smobilitato, due anni
dopo, per rispondere alle necessità della Turchia colpita dal sisma. Ci
chiediamo quindi se tale spesa sia stata effettivamente giustificabile, anche
in un regime di emergenza come poteva essere quello pandemico. La nostra
risposta è no, non sono sufficienti i rimborsi, e non era giustificabile un
tale sforzo a fronte di uno scarso utilizzo, distogliendo risorse che
potevano essere utilizzate per ben altro, come per creare posti letto
permanenti all’interno delle strutture ospedaliere esistenti. Di certo –
concludono – continueremo a fare ulteriori verifiche per avere più chiaro il
quadro economico”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80228