
Nella cornice del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, gli studenti della classe Quinta del liceo scientifico presentano un evento artistico che è molto più di una semplice rappresentazione: “Quadri riflessi nel giardino dell’esistenza – Suite per un epilogo” è un’opera collettiva che fonde letteratura, emozioni e memoria per raccontare un percorso formativo e umano.
Sostenuto e ispirato dalla guida della prof.ssa Tiziana Testone, docente di Lettere e responsabile del laboratorio di Scrittura Creativa, il progetto nasce dal desiderio dei maturandi di dare voce alla propria esperienza liceale attraverso testi nati in classe, ma maturati nel cuore. Racconti, poesie e riflessioni che, nel corso degli anni, hanno preso forma su fogli di carta, oggi si trasformano in un collage scenico-letterario che ha il sapore dell’arte vissuta e condivisa.
Ambientato simbolicamente in un giardino, luogo archetipico della protezione, dell’armonia e della contemplazione, l’evento si sviluppa come una partitura musicale. Ogni brano – in forma dialogica, narrativa o poetica – rappresenta un quadro autonomo e al tempo stesso parte di un’unica sinfonia: una suite, appunto, in cui si alternano ritmi e stati d’animo diversi. Vivace con brio, andante, adagio moderato, lento… ogni tempo segna una fase del viaggio, un’emozione, una scoperta.
Non un epilogo malinconico, bensì una Ouverture, come recita uno dei passaggi più intensi del lavoro, “alla rosa nella quale io sarò”. Un inno alla trasformazione, alla continuità della crescita, all’energia creativa che nasce nel momento in cui ci si congeda da qualcosa di importante. Come in un rito di passaggio, questo giardino della mente e del cuore si apre al mondo con una voce molteplice, autentica, intensa.
In chiusura, un’eco filosofica accompagna lo spettatore:
“La vita e i sogni sono i fogli di uno stesso libro… leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.” (Schopenhauer)
Un pensiero che racchiude il senso profondo dell’intera esperienza: vivere e sognare non sono contrari, ma facce della stessa pagina che gli studenti, oggi, si preparano a voltare.