
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 (ACON) Trieste, 6 mag – “Ai margini dell’esame del disegno di
legge multisettoriale in IV Commissione si ? discusso anche della
questione dell’impianto a biogas che utilizzer? effluenti degli
allevamenti zootecnici, progettato in un’area del Comune di
Pagnacco e a ridosso del Comune di Tavagnacco. Un impianto che
avr? ricadute negative sulle aree residenziali e delle attivit?
commerciali e produttive, con interferenze emissive e inquinanti,
anche a causa del previsto pesante traffico di mezzi di
trasporto, quotidiane e costanti, a carico dell’ambiente e delle
comunit? che vivono e lavorano nell’area circostante. Aspetti che
avevo dettagliatamente rilevato nella recente discussione
dell’interrogazione a risposta immediata, rappresentando le
proteste della cittadinanza e le istanze degli Enti locali. Lo
slittamento di due mesi in avanti della Conferenza di servizi
permetter? ai Comuni di Pagnacco e Tavagnacco di avere pi? tempo
per individuare e proporre un sito alternativo a quello oggetto
del progetto”.
Lo dichiara, in una nota, con soddisfazione la consigliera
regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e
Sinistra, sottolineando ulteriormente: “Durante il dibattito
odierno anche l’assessore regionale all’Ambiente ha riconosciuto
che la prevista localizzazione presenta criticit? e la cosa
migliore sarebbe convincere i proponenti a trasferire il progetto
in una zona pi? consona al tipo di lavorazioni e pi? vicina
all’origine delle materie prime necessarie”.
“Gli impianti a biogas – conclude Pellegrino -, che producono
energia rinnovabile utilizzando effluenti zootecnici, cereali,
paglia e altri scarti agricoli, devono essere collocati in
prossimit? delle aziende agricole e degli allevamenti, non al
centro di aree residenziali. La transizione energetica non pu?
essere sostenuta imponendo sacrifici e svantaggi alla
cittadinanza, altrimenti, nel processo di riconversione
energetica, la speculazione economica prevarr? sempre sui
vantaggi ecologici”.
ACON/COM/sm
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