(AGENPARL) – lun 09 dicembre 2024 Comunicato Stampa n.17 del 9 dicembre 2024
Brucellosi e Tubercolosi in Campania, Commissario straordinario di Governo non può essere minacciato da chi ha fallito i propri obiettivi di eradicazione con un alto costo per gli allevatori e il territorio
Altragricoltura Confederazione sindacale per la Sovranità alimentare fa presente che Il “Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina” – adottato dalla Regione con la delibera della Giunta regionale n.104 dell’8 marzo 2022 – aveva come obiettivo l’eradicazione di brucellosi e tubercolosi dagli allevamenti entro il 31 dicembre 2024, il che non solo non è avvenuto ma. Al momento, appare come un risultato a rischio mentre persistono e si aggravano le condizioni degli allevatori.
Il Presidente della Regione e assessore alla Sanità ad interim, ancora una volta, gioca con i numeri mistificando la realtà e compiendo la solita, vecchia, stantìa operazione di prendere qualche dato puntuale (per carità solo quelli che servono a dimostrare le migliori tesi trionfalistiche) per usi strumentali e politici. La Regione sa bene che la correttezza scientifica vuole che i dati vanno valutati percentualmente su base annua e che vanno successivamente confermati nel tempo. Ad oggi la prevalenza della BRC in provincia di Caserta avrebbe dovuto essere sotto il 2% ed, invece, il dato percentuale elaborato a fine anno e confermato sei mesi dopo (se questi sono i numeri) ci dirà che siamo probabilmente intorno al 9%.
Secondo i dati resi disponibili oggi – 9 dicembre 2024 – dal sito web del Bollettino epidemiologico veterinario nazionale, curato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, in Campania sono ancora attivi ben 16 focolai di brucellosi, dei quali 15 in provincia di Caserta e quasi tutti riguardanti la specie bufalina e uno in provincia di Avellino, che pure aveva guadagnato il titolo di provincia indenne. In larga parte i focolai attivi riguardano allevamenti bufalini situati nell’area cluster d’infezione delimitata dalla Regione Campania.
Inoltre, sempre secondo il Bollettino epidemiologico veterinario nazionale, sono attivi in Campania 15 focolai di tubercolosi bovina, largamente concentrati in provincia di Salerno, ma con presenze puntuali anche nelle province di Caserta, Avellino e Benevento.
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