
(AGENPARL) – mar 19 novembre 2024 Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
Cagliari, 19 NOVEMBRE 2024
Comunicato Stampa
POVERTA’ ENERGETICA – 143mila sardi in difficoltà per
pagare l’energia elettrica. In 1 anno bollette passate da 1.415 euro a
oltre 1.900. In difficoltà soprattutto anziani, fasce deboli e lavoratori
poveri. Giovanni Mellino (Presidente ANAP Confartigianato Sardegna
e VicePresidente Nazionale) “Necessario incontro in Regione. Nessuno
deve rimanere al freddo d’inverno o non potersi permettere un piatto
caldo. Urgente continuare ad adottare misure concrete, come incentivi e
agevolazioni mirate”.
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L’8,9% delle famiglie sarde ha difficoltà a pagare l’energia elettrica
mentre per il 16% degli italiani la bolletta della corrente è una preoccupazione
costante e sentita. Significa che in Sardegna oltre 143mila persone soffrono di
povertà energetica con la conseguenza di avere estrema difficoltà ad accedere ai
servizi essenziali come riscaldarsi e farsi una doccia calda d’inverno, raffrescare
gli ambienti d’estate, poter cucinare adeguatamente e riuscire a illuminare tutte le
stanze della casa.
E’ questo ciò che emerge dall’analisi realizzata per ANAP Confartigianato
Sardegna, dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha esaminato i dati per il
2023 rilasciati da OIPE, Osservatorio Italiano per la Povertà Energetica.
“Siamo molto preoccupati perché con l’arrivo dell’inverno tale situazione
assumerà caratteristiche di gravità per anziani poveri, fasce deboli e non
autosufficienti – afferma Giovanni Antonio Mellino, Presidente di ANAP
Sardegna e VicePresidente Nazionale, l’Associazione Nazionale degli Anziani
e Pensionati di Confartigianato – ma anche per i lavoratori e le famiglie che
non riescono ad arrivare a fine mese e che hanno notevoli difficoltà di fruire di
beni e servizi energetici indispensabili”.
In questa classifica, dove l’Isola è all’11esimo posto con il citato 7,7%, la
regione più virtuosa è la Toscana che ha solo il 4,5% di famiglie colpite da questa
povertà; al contrario è chiusa dalla Calabria al 22,4%, contro una media nazionale
del 7,7% (2,2 milioni di persone). La situazione odierna va meglio di quella di 3
anni fa quando la media italiana era dell’8,5% e quella della Sardegna era
dell’11,8%, quindi calata di quasi 3 punti. L’unica regione a esser peggiorata è
sempre la Calabria che nel 2021 registrava il 16,7% di “poveri energetici”.
Nel 2022 la spesa energetica annuale media delle famiglie italiane
(energia elettrica e riscaldamento) è passata dai 1.415 euro del 2021 ai 1.915
euro del 2022, per un aggravio di 500 euro.
Confartigianato Imprese Sardegna
Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
“La povertà energetica rappresenta una delle sfide più urgenti della nostra
società, specialmente per gli anziani a basso reddito, che rischiano di subire le
conseguenze più gravi di questa problematica – prosegue Giovanni Antonio
Mellino – con il progressivo aumento dei costi energetici e delle bollette, molti
pensionati e tante persone anziane con redditi ridotti si trovano ad affrontare
scelte difficili tra riscaldare adeguatamente le loro abitazioni o affrontare altre
spese essenziali, come il cibo e le medicine”. “Non possiamo ignorare le
difficoltà di chi è più fragile, come i pensionati poveri e gli anziani – continua
Mellino – è necessario intervenire con azioni concrete e coordinate per
assicurare un inverno dignitoso a tutti”. “Gli anziani, soprattutto, sono tra i più
vulnerabili agli effetti del freddo, poiché spesso soffrono di patologie croniche o
di ridotta mobilità che li costringono a trascorrere più tempo in casa – aggiunge il
Presidente di ANAP Confartigianato Sardegna – la mancanza di un
riscaldamento adeguato non solo compromette il loro benessere, ma aumenta
anche il rischio di malattie respiratorie, ipotermia e altri gravi problemi di salute.
Recenti dati evidenziano come una percentuale significativa di famiglie italiane in
condizioni di povertà energetica sia composta proprio da persone anziane”
“La nostra Organizzazione è impegnata a sensibilizzare le Istituzioni e la
cittadinanza sull’importanza di combattere la povertà energetica, un fenomeno
che colpisce in modo particolare gli anziani a basso reddito – rimarca il
VicePresidente Nazionale di ANAP – perché è ora di agire insieme per
garantire che ogni persona possa vivere in una casa calda e sicura, senza dover
sacrificare il proprio benessere”.
“La povertà energetica è una realtà che possiamo e dobbiamo combattere
anche in Sardegna con politiche di inclusione e sostenibilità – conclude il
Presidente Mellino – per questo chiederemo alla Regione un incontro per
evidenziare l’urgenza di continuare ad adottare misure concrete, come incentivi e
agevolazioni mirate, che possano ridurre il costo dell’energia, ma anche iniziative
per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni e programmi di assistenza
per garantire che nessuno sia costretto a vivere senza calore durante i mesi più
freddi. Nella prossima Finanziaria proporremo 2 milioni di euro per aiutare
anziani e famiglie ad affrontare i rincari energetici che non accennano a
riassorbirsi”.
COME SI MISURA LA POVERTA’ ENERGETICA
L’Osservatorio europeo della povertà energetica indica
quattro diversi indicatori primari per misurare la povertà energetica, dei quali due
sono il consumo energetico troppo basso e la quota di reddito dedicata alla
spesa energetica troppo elevata. Gli altri due indicatori sono il
ritardo nel pagamento delle bollette e l’incapacità di mantenere la casa
adeguatamente calda d’inverno (o fredda d’estate). Tra gli indicatori
Confartigianato Imprese Sardegna
Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
secondari della povertà energetica c’è anche la mortalità invernale
in eccesso o la presenza di gravi problemi di qualità dell’abitazione, come perdite
dal tetto, umidità nei pavimenti, nei muri o nelle fondamenta, muffe e funghi alle
finestre.
L’ANALISI
Secondo una recente analisi, il timore di non poter pagare le bollette di luce
e gas preoccupa il 16% degli italiani. Una percentuale comunque inferiore a
quella del 2022. Se due anni fa era infatti una famiglia su due ad avere una
“preoccupazione molto sentita”, oggi impensierisce meno di una famiglia su tre.
Per il 58% degli italiani la povertà energetica è un problema che tocca da vicino il
nostro Paese tuttavia, solo un italiano su cinque (21%) dichiara di possedere una
conoscenza approfondita del problema, mentre il 41% ne ha solo sentito parlare.
L’indagine fa emergere anche come l’attenzione dei consumatori verso i consumi
energetici rimanga un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con
attenzione anche alle strategie di risparmio sulle bollette e questo nonostante solo
un italiano su cinque (22%) dichiari di aver messo in atto consumi improntati
all’efficienza.
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