
(AGENPARL) – sab 19 ottobre 2024 *Fondazione Vassallo: “Il vento tra le mani: il libro-denuncia sul Sindaco
Pescatore Angelo Vassallo scuote Napoli e l’Italia”*
*Dario Vassallo svela il Sistema Cilento e l’omicidio del fratello Angelo,
simbolo di resistenza contro la criminalità organizzata: “Questo libro sarà
una deflagrazione per chi ha insabbiato la verità, depistando le indagini.
Il Sistema Cilento, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni, ha
distrutto il futuro dei nostri giovani”. *
*Antonio Bassolino: “la Camorra è una metastasi che corrode dall’interno”*
Questa mattina, nel suggestivo scenario di Santa Maria Maggiore alla
Pietrasanta, sede del *LAPIS Museum – Museo dell’Acqua*, dichiarato
patrimonio UNESCO, è stato presentato il libro “*Il vento tra le mani*”,
scritto da Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il Sindaco
Pescatore di Pollica assassinato il 5 settembre 2010. Il libro è parte
della collana *Cronisti Scalzi*, che raccoglie storie di ricerca della
verità e della giustizia. L’evento ha visto la partecipazione di
personalità di spicco. In platea anche gli studenti della classe 5Q del *Liceo
Classico e Scientifico “Francesco Sbordone*” di Napoli, accompagnati dalla
Professoressa Sorbo, che dedicheranno un progetto alla figura del Sindaco
Pescatore.
Il libro rappresenta una denuncia feroce e dettagliata del “Sistema
Cilento”, un apparato di potere corrotto e mafioso che avrebbe portato
all’omicidio di Angelo Vassallo. *Dario Vassallo ha condiviso parole forti
durante la presentazione:*
*“Ho scritto questo libro per far emergere il ‘Sistema Cilento’, che ho
denunciato già nel* *2018.* Per anni ci hanno deriso, chiamandoci pazzi, ma
quel sistema esiste e, quando verrà scoperto, ‘Mani Pulite’ sembrerà poca
cosa. Il *’Sistema Cilento’ si è infiltrato nelle amministrazioni pubbliche*
e comunali, diventando la normalità agli occhi dei cittadini. Se vuoi un
lavoro, se desideri partecipare a un concorso, tutto è già deciso a
tavolino. Angelo Vassallo si era opposto a questo modo di fare politica e
amministrare la cosa pubblica. Era un sindaco diverso, che metteva al
centro l’interesse collettivo, e per questo è stato eliminato. *Questo
libro sarà un macigno per chi ha cercato di insabbiare la verità.* Racconta
di un Cilento che negli anni ’50 era un paradiso terrestre, e di un uomo
che, da pescatore, ha saputo diventare un leader visionario*. Il ‘Sistema
Cilento’ non distrugge solo il territorio, ma anche le generazioni di
giovani,* costretti ad andarsene per non vendere la propria dignità. *La
camorra, che oggi si presenta in abiti eleganti, ha creato un impoverimento
sociale, culturale ed economico.* Angelo era un vero amministratore,
passionale e intransigente. Aveva una visione avanzata per il Cilento, con
idee rivoluzionarie già trent’anni fa: rigenerazione dei borghi,
digitalizzazione dei comuni, comunità energetiche. L’ambiente era per lui
il terreno su cui fare buona politica, altrimenti diventava terreno fertile
per i malaffari e la camorra. *Il titolo del libro, Il vento tra le mani, è
simbolico: chi ha ucciso Angelo può essersi arricchito, ma alla fine non
stringerà nulla.* Questo libro non è solo una denuncia, ma anche un
messaggio di speranza. Racconta la storia di Angelo, ma anche la storia
dell’Italia. E noi, come pescatori, continueremo a cercare di prendere i
“pesci”, anche quelli più grandi e nascosti.” *A dirlo è Dario Vassallo,
autore del libro e Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco
Pescatore.*
Alla presentazione è intervenuto anche Antonio Bassolino, già governatore
della Regione Campania e Sindaco di Napoli, il quale ha sottolineato: “*Angelo
Vassallo rappresenta un esempio di straordinario impegno civile*,
sacrificatosi per difendere il suo territorio dalla camorra. Dietro il suo
omicidio si celano gli interessi della criminalità organizzata, legati al
traffico di droga in un’area strategica come il *Cilento, tra Campania e
Calabria.* Non bisogna minimizzare la presenza della camorra: essa non è un
corpo estraneo che si può rimuovere facilmente, ma una metastasi che
corrompe e devasta dall’interno. *Senza verità e giustizia per Angelo e
altre vittime della mafia, non riusciremo a costruire uno Stato migliore*.
Ricordare Vassallo è un dovere civico e morale. Dimenticare il suo impegno
significherebbe ferirlo di nuovo. Angelo era un sindaco eccezionale, capace
di prendersi cura delle piccole cose e con una visione lungimirante per lo
sviluppo del territorio. Ha saputo valorizzare il centro storico, il mare e
la cultura del Cilento, creando un modello virtuoso per tutta la Regione
Campania. Ricordo con sgomento il silenzio attorno al luogo del delitto, e
mi colpì il fatto che, nonostante l’intervento massiccio, un carabiniere
vicino non avesse sentito nulla. Angelo Vassallo è un simbolo e un maestro.
È nostro dovere ricordarlo ogni giorno”.
*Amedeo Lepore, professore di Storia economica,* ha invece evidenziato:
“Ogni 5 settembre si ricorda Angelo Vassallo, sperando che sia l’ultimo
anno senza verità e giustizia. Il libro dedicato a lui racconta il suo
straordinario *modello di sviluppo rivoluzionario*, che ha reso la sua
terra unica e preziosa. Nella prima parte si narra la storia di Angelo,
della sua famiglia e del Cilento, mentre la seconda parte affronta le
indagini, gli errori e le collusioni che hanno ostacolato la ricerca della
verità. Vassallo aveva una visione chiara: disciplina, onore e presenza
costante sul territorio. Le sue idee erano innovative, dalla creazione di
comunità energetiche, ai depuratori, alle politiche agricole sostenibili.
La dieta mediterranea, per lui, era uno stile di vita, parte di un modello
di sviluppo integrato e sostenibile. Angelo non scendeva a compromessi,
soprattutto contro la droga. Conoscere la sua storia significa imparare
modelli di sviluppo che tutti dovremmo seguire e realizzare”.
*Luigi De Magistris, già Sindaco di Napoli ed ex Magistrato*, *ha
denunciato i depistaggi nelle indagini sull’omicidio di Angelo*: “Come
magistrato, posso confermare che in Italia, purtroppo, indagare su delitti
di mafia o criminalità organizzata significa *non solo temere il boss, ma
anche fare attenzione a chi lavora accanto a te, all’interno dello Stato*.
La seconda parte del libro, che si concentra sull’aspetto giudiziario, è
fondamentale. Complimenti per come è stata scritta: la descrizione della
scena del crimine in cui è stato ucciso Angelo Vassallo mostra esattamente
il contrario di ciò che si studia in criminologia. Persone non autorizzate
intervenute, rilievi mal fatti e verbali scritti in modo fuorviante sono
tutti elementi che puntano a un preciso obiettivo: depistare le indagini.
Troppi casi in Italia seguono questi schemi, con verità ancora nascoste su
esecutori e mandanti. È essenziale riflettere su quale Paese vogliamo
costruire e sui principi che garantiscono la nostra democrazia. La storia
di Angelo Vassallo è solo una delle tante, ma dobbiamo lottare affinché sia
fatta giustizia”
*Nino Daniele, già Sindaco di Ercolano, ha ricordato la parte più intima e
personale di Angelo Vassallo: *“Da giornalista e amministratore, ho subito
capito che la vicenda di Angelo Vassallo rischiava di essere una delle
tante storie insolute italiane. È per questo che tutti dobbiamo batterci
per la giustizia e contro il depistaggio. La nostra azione come sindaci,