
(AGENPARL) – mar 27 agosto 2024 *Eolico, Thomas De Luca (M5S Umbria): “Contrari ad ogni moratoria
ideologica sulle energie rinnovabili. Impensabile che un’area idonea per un
inceneritore sia preclusa ad una pala eolica”*
Il Movimento Cinque Stelle in Umbria non sosterrà alcuna moratoria
ideologica a priori sulle energie rinnovabili. Nella nostra regione gli
impianti di energia eolica attualmente installati costituiscono meno di un
millesimo della produzione necessaria per soddisfare il fabbisogno di
energia elettrica della nostra regione. Nel frattempo continuiamo a
produrre ed importare energia prodotta da combustibili fossili per la
maggior parte di ciò che consumiamo.
Fatte salve le valutazioni di carattere paesaggistico che spettano ai
soggetti deputati, in particolar modo per discutibili impianti di 200 metri
di altezza sui crinali appenninici, riteniamo inconcepibile che nella
medesima area dichiarata idonea dalla giunta regionale all’insediamento di
un inceneritore si possa dire no alla realizzazione di una pala eolica.
Riteniamo invece di assoluto discrimine la reale produttività di questi
impianti nelle aree proposte per il loro insediamento. Non è accettabile
installare una pala laddove non c’è vento. Non è pensabile, come è accaduto
in passato in altre parti della nostra penisola, che finanziamenti pubblici
possano finire su progetti improduttivi utili solo ed esclusivamente ad
acchiappare fondi. Riteniamo necessario accelerare sull’individuazione, da
parte della Regione, delle superfici e delle aree idonee e non idonee
all’installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali al
raggiungimento dei target del decreto del 21 giugno 2024. Cosa che la
Regione Umbria è tenuta a fare entro la fine dell’anno. Già il “decreto
aree idonee” approvato a fine giugno dal governo Meloni rappresenta un
ostacolo per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia avendo complicato
oltremodo il quadro autorizzativo per le rinnovabili con una disomogeneità
tra territori dove le Regioni avranno carta bianca.
L’obiettivo comune non dovrebbe essere quello di aumentare la burocrazia e
dare un ulteriore pretesto per rallentare le politiche di contrasto ai
cambiamenti climatici volte a conseguire l’indipendenza e la sicurezza
energetiche nazionali nel quadro delle iniziative che all’unanimità abbiamo
sostenuto sulle comunità energetiche rinnovabili. Se l’Umbria è
classificata tra le regioni con il maggior incremento di cementificazione
in Italia negli ultimi 5 anni non è certo a causa degli impianti ad energia
rinnovabile. Stranamente nessuno si pone il problema dell’impatto
sull’ambiente e sul paesaggio di impianti come inceneritori, biodigestori o
nuovi centri commerciali. Come mai solo le fonti di energia rinnovabile
vengono considerate un problema per il paesaggio? Aumentare l’indipendenza
e ridurre la povertà energetica deve essere la priorità assoluta per la
nostra società. È necessario quanto prima definire un quadro certo e
stabile di norme attraverso l’aggiornamento degli atti di pianificazione
energetica, ambientale e paesaggistica con misure volte si a preservare il
patrimonio ambientale e naturalistico della regione, ma anche ad attrarre
investitori che possano contribuire allo sviluppo economico del territorio
in maniera sostenibile e che possano al contempo rappresentare un risparmio
per le bollette degli umbri.
*Thomas De Luca consigliere regionale Movimento 5 Stelle Umbria*