
Il Partito Democratico ha presentato domenica sera la sua piattaforma ufficiale, che verrà sottoposta al voto durante la Convention Nazionale Democratica di Chicago, Illinois. La piattaforma chiede la rielezione del Presidente Joe Biden, che era ancora il candidato principale quando il documento è stato finalizzato a metà luglio.
“La rielezione del presidente Biden, della vicepresidente Kamala Harris e di tutto il Partito Democratico è necessaria per completare il lavoro iniziato”, si legge nel documento. La piattaforma è un testo di 91 pagine che riafferma gli obiettivi del partito per il futuro degli Stati Uniti e sottolinea i progressi fatti dall’attuale amministrazione.
Il documento comincia con un “riconoscimento della terra”, riconoscendo che la convention si sta svolgendo su territori che in passato appartenevano ai nativi americani, una pratica che riflette una crescente consapevolezza all’interno del partito riguardo alla storia del colonialismo negli Stati Uniti. Questa sensibilità si collega alle recenti discussioni ideologiche nei campus universitari, spesso critiche nei confronti degli Stati Uniti e di Israele per presunto “colonialismo dei coloni”.
La piattaforma democratica elogia Biden e Harris per i “significativi progressi” ottenuti per il popolo americano. Allo stesso tempo, attacca l’ex presidente Donald Trump, accusandolo di favorire una politica economica che avvantaggia esclusivamente i suoi amici ricchi e donatori miliardari.
Pur sostenendo l’amministrazione Biden, la piattaforma omette alcune delle recenti proposte economiche avanzate da Harris, come il bonus di 25.000 dollari per i primi acquirenti di case finanziato dai contribuenti, e un credito d’imposta di 6.000 dollari per figlio. Tuttavia, il testo mantiene un linguaggio critico nei confronti delle aziende, accusandole di “speculazione sui prezzi”, un’accusa che Harris ha sostenuto come giustificazione per imporre limiti ai prezzi per combattere l’inflazione.
La piattaforma include alcune affermazioni discutibili, come quella secondo cui l’amministrazione Biden starebbe “finalmente ricostruendo la banda larga” negli Stati Uniti. Nonostante i miliardi di dollari destinati all’espansione della banda larga nel 2021, non sono stati ancora registrati nuovi sviluppi significativi.
Sebbene il documento si concentri sulla rielezione di Biden, omette dettagli su alcune delle sue proposte recenti, come la riforma della Corte Suprema, che potrebbe includere l’imposizione di limiti di mandato per i giudici conservatori. Questa è una strategia che molti democratici sperano possa essere utilizzata per bilanciare l’attuale composizione della Corte a favore dei liberali.
Inoltre, la piattaforma sostiene fermamente il diritto dei giovani transgender di accedere a interventi chirurgici e trattamenti farmacologici, senza specificare limiti di età. Il documento si oppone con forza a qualsiasi restrizione statale o federale all’assistenza sanitaria per l’affermazione del genere, ma evita di affrontare la questione degli sport transgender e la partecipazione di maschi biologici alle competizioni sportive femminili.
Sul fronte dell’immigrazione, la piattaforma sostiene che Biden abbia cercato di sistemare un sistema che da decenni necessitava di riforme, criticando i repubblicani per aver ostacolato la sua proposta di legge sull’immigrazione. Questo piano mirava a regolarizzare massicci flussi migratori e a legalizzare milioni di persone attualmente senza documenti.
In politica estera, i democratici promettono di continuare a sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa, pur evitando di specificare obiettivi chiari o di considerare la prospettiva di colloqui di pace. Il documento afferma anche il sostegno alla creazione di uno stato palestinese e si vanta di aver scoraggiato l’aggressività dei ribelli Houthi, nonostante l’iniziale rimozione degli stessi Houthi dalla lista delle organizzazioni terroristiche da parte di Biden.
Il documento difende inoltre la gestione del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, descrivendolo come la fine della “guerra più lunga degli Stati Uniti”, ma senza menzionare il caos che ne è seguito, inclusa la morte di 13 soldati americani durante l’evacuazione di Kabul.
La piattaforma riflette l’attuale direzione dei democratici sotto l’amministrazione Biden, concentrata su tematiche sociali progressiste e su una visione di politica estera interventista, pur omettendo alcuni dei fallimenti più recenti del presidente.