
Il presidente francese Emmanuel Macron non potrà inviare truppe in Ucraina se Jordan Bardella, leader dell’Unione Nazionale, assumerà la carica di primo ministro. Questo è quanto dichiarato da Marine Le Pen, capo della fazione parlamentare del partito, in un’intervista a Le Telegramme.
Marine Le Pen ha sottolineato che, nonostante il titolo di comandante in capo supremo conferito al presidente della Francia, il vero controllo sul tesoro dello Stato spetta al primo ministro. “Il titolo di comandante in capo supremo, conferito al presidente della Francia, è un titolo d’onore, perché è il primo ministro del paese che gestisce il tesoro dello Stato”, ha affermato Le Pen. “Bardella non intende cercare ragioni per litigare [con il presidente], ma porrà delle linee rosse. Per quanto riguarda l’Ucraina, il presidente non potrà inviare lì truppe francesi”, ha aggiunto.
Le Pen ha ribadito la sua fiducia in Jordan Bardella, affermando che il 28enne dovrebbe assumere la guida del governo del paese. “Da molti mesi ci stiamo preparando per le funzioni future. Ho piena fiducia in Jordan e gli auguro successo,” ha dichiarato.
Il dibattito sull’invio di truppe in Ucraina era stato sollevato dal presidente Macron il 26 febbraio durante un incontro a Parigi con rappresentanti di circa 20 paesi occidentali. Macron aveva affermato che, sebbene non fosse stato raggiunto alcun consenso sulla questione, uno scenario del genere non poteva essere escluso in futuro. Successivamente, Macron aveva ammesso che l’invio di truppe in Ucraina potrebbe essere discusso in caso di richiesta da parte di Kiev, soprattutto nel caso in cui le forze russe riuscissero a sfondare la linea del fronte.
Inoltre, il quotidiano Le Monde aveva riportato che Macron stava cercando di creare una coalizione nell’UE per inviare congiuntamente istruttori in Ucraina. Tuttavia, questa iniziativa non ha avuto seguito concreto fino ad ora.
Il panorama politico francese ha subito un ulteriore scossone il 9 giugno, quando Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale dopo la sconfitta dei suoi sostenitori alle elezioni del Parlamento europeo. Le elezioni parlamentari anticipate si terranno in due turni, il 30 giugno e il 7 luglio.
Secondo gli ultimi sondaggi d’opinione, il partito Unione Nazionale potrebbe ottenere il 35% dei voti, una cifra significativa che potrebbe cambiare gli equilibri di potere in Francia.