
· La preview ha rivelato il progetto di AF Progress Srl, società del gruppo AF Ferrari, che debutta nel settore del turismo di lusso con quattro suite proprio di fronte al Duomo
· La struttura ricettiva occupa una superficie di 500 metri quadrati al primo piano di Palazzo Carminati, edificio del 1867, protetto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali
· L’ideazione e la direzione del progetto sono a cura di Elena Maria Piatti, moglie di Antonio Ferrari e general manager del gruppo, già attivo nel settore trasporti/logistica, immobiliare, energia rinnovabile e automazione industriale
· “Abbiamo scelto di entrare nel turismo di lusso per la volontà di realizzare un ideale nobile: esaltare la bellezza di Milano come destinazione di pregio, paragonabile a città come Roma o Firenze, e promuovere il suo fascino a livello internazionale”, dichiara Elena Maria Piatti
Un evento unico, rivolto a una platea ristretta di invitati, ha segnato un momento eccezionale nel panorama del luxury hospitality a Milano: la presentazione in anteprima delle esclusive suite di lusso “AF Duomo”, realizzate su progetto di AF Progress Srl nello storico palazzo Carminati, situato proprio di fronte al celebre Duomo. L’happening, allietato da un prestigioso rinfresco firmato da Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, rappresenta altresì il debutto assoluto del gruppo AF Ferrari Srl nel settore del turismo di lusso.
AF Duomo offrirà un’inedita e privilegiata sistemazione per la clientela luxury in arrivo da tutto il mondo, nei raffinati locali ricavati al primo piano di palazzo Carminati. L’edificio costruito nel 1867 è protetto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, e costituisce il fondale scenico delle due piazze più centrali e iconiche di Milano, tra il fronte Duomo e la medievale piazza dei Mercanti.
Una location d’eccellenza, dove respirare la storia e la cultura di Milano. Il palazzo deve il nome a un ristorante scomparso che fu celebre luogo di ritrovo pubblico, al piano strada. La pianta a forma irregolare è divisa in due parti da una galleria che l’attraversa e dove si trova l’ingresso alle suite AF Duomo (Passaggio Duomo, 2). La facciata si distingue per le eleganti linee architettoniche ed è intonacata e scandita da alte lesene che racchiudono le finestre, sormontate da timpani triangolari.
Le finestre delle suite offrono una vista mozzafiato sul Duomo, simbolo di Milano, e sono ornate da un fregio con sette targhe in ottone, in precedenza appartenenti alla Banca Popolare di Lodi e ora sostituite con quelle recanti i loghi alternati “AF Ferrari” e “AF Duomo”. Il blocco dell’edificio è ingentilito da particolari stilistici quali i capitelli delle lesene e i mensoloni del cornicione. Il prospetto è concluso da un cornicione con pinnacoli in pietra in corrispondenza delle lesene.
La struttura ricettiva realizzata da AF Progress richiama e valorizza dunque la vocazione elegante e nobile dell’edificio. La proprietà si estende su una superficie totale di 1.800 mq, di cui 500 mq sono stati ristrutturati.
Le suite, organizzate come appartamenti dotati di ogni comfort, sono state progettate dalla GB & Partners di Codogno per la parte di edilizia e urbanistica, e dagli architetti Silvia Gianazza della design platform Milano Contract District e Silvia Piras di Tempini 1921, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di ambienti interni ed esterni. I nomi degli alloggi richiamano lenobili casate storiche di Milano, aggiungendo ulteriore fascino al soggiorno:
· Suite Borromeo: 2 camere matrimoniali e 2 bagni, per 4 persone (195 mq).
· Suite Visconti: 1 camera matrimoniale e 1 bagno, per 2 persone (75 mq).
· Suite Sforza: 1 camera matrimoniale e 1 bagno, per 2 persone (45 mq).
· Suite Litta: composta dalle Suites 1 e 2, con 3 camere matrimoniali e 3 bagni, per 6 persone, (270 mq)
Il personale addetto garantirà agli ospiti delle suite servizi di concierge, pulizia e colazione su richiesta, non mancherà inoltre un ventaglio di luxury service per facilitare e deliziare il soggiorno di piacere o di business, come: enoteca privata di alto livello, ristorazione, baby sitting, personal shopper, dog sitting e molto altro.
L’apertura ufficiale delle suite AF Duomo avverrà nei prossimi giorni, ma ulteriori unità verranno ristrutturate in futuro.
La preview è stata dunque l’occasione per levare il sipario sul progetto AF Duomo, la cui ideazione e direzione sono a cura di Elena Maria Piatti, moglie di Antonio Ferrari e general manager del gruppo. AF Ferrari Srl è nata dall’iniziativa di Antonio Ferrari, imprenditore lodigiano che ha avviato la sua carriera all’età di 19 anni, con un camion usato.
Nel tempo, la compagnia ha saputo rinnovarsi espandendo le proprie attività nei settori-pilastro della nuova economia. Oggi il gruppo AF Ferrari è presente nel settore trasporti e logistica con 30 milioni di chilometri percorsi all’anno con una flotta di mille mezzi; ha costruito o riqualificato 1,5 milioni di mq nel real estate; installa oltre 25 milioni di kWh/anno nel settore dell’energia rinnovabile ed è presente anche nell’automazione robotica industriale.
Il gruppo vanta oggi 40 anni di storia, ha conseguito 190 milioni di fatturato nel 2022, conta 170 milioni di euro di patrimonio netto e garantisce occupazione a 2.500 dipendenti diretti indiretti.
“Presentare in esclusiva le nostre nuove suite di lusso, con vista sul maestoso Duomo di Milano, simbolo iconico della città, è un’opportunità unica per esibire il nostro contributo nel valorizzare Milano come centro dell’eccellenza e della raffinatezza – spiega Elena Maria Piatti, general manager del gruppo AF Ferrari -. Abbiamo scelto di entrare nel turismo di lusso non solo per l’aspetto economico che questo settore offre, ma soprattutto per la volontà di realizzare un’ideale nobile: esaltare la bellezza di Milano come una destinazione di pregio, paragonabile a città come Roma o Firenze, e promuovere il suo fascino a livello internazionale. Entrare nel turismo di lusso con queste suite significa quindi condividere: condividere con il mondo la ricchezza culturale e l’eleganza di Milano, offrendo agli ospiti un’esperienza unica e indimenticabile. Per il Gruppo AF Ferrari, questo evento rappresenta un momento di straordinario prestigio e orgoglio e io non posso che ringraziare mio marito, Antonio Ferrari”.

