
[lid] La Forza regionale della Comunità dell’Africa orientale avvia l’uscita dopo che la Repubblica Democratica del Congo ha negato il rinnovo del mandato.
La Forza regionale della Comunità dell’Africa orientale ha iniziato domenica il suo ritiro dalla Repubblica Democratica del Congo dopo che le autorità del paese hanno rifiutato di rinnovare il suo mandato.
Circa 100 soldati keniani sono partiti domenica mattina presto nella prima fase del ritiro, segnando l’inizio del disimpegno delle forze dalla regione. Secondo i media kenioti, i soldati sono partiti con un volo diretto alla capitale del Kenya, Nairobi, dalla città di Goma, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.
“I preparativi per la partenza sono in corso. La decisione del vertice è stata di non prorogare oltre l’8 dicembre 2023”, ha detto il quotidiano keniano The Star citando un funzionario, che ha chiesto di restare anonimo a causa delle restrizioni nel parlare con i media.
La decisione fa seguito al rifiuto di Kinshasa di estendere il mandato della forza dell’Africa orientale, attivamente coinvolta negli sforzi di mantenimento della pace nel Paese.
La sua partenza avviene mentre il paese deve affrontare una serie di sfide alla sicurezza e problemi di stabilità.
La forza comprende truppe provenienti da diverse nazioni dell’Africa orientale ed è stata attiva nelle operazioni di mantenimento della pace e negli sforzi di sostegno per mantenere l’ordine e proteggere i civili.
La Repubblica Democratica del Congo, con il suo vasto territorio e il complesso panorama socio-politico, continua ad affrontare sfide legate alla governance e alla sicurezza.
Dopo il vertice della Comunità dell’Africa orientale tenutosi il 25 novembre, un comunicato ufficiale ha dichiarato che il Paese ha deciso di non estendere il mandato della forza regionale, fissando la scadenza per il ritiro all’8 dicembre 2023.
Nel frattempo, l’M23, uno dei gruppi ribelli che combattono nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ha detto domenica che riprenderà le aree lasciate libere dalle forze regionali dopo la partenza.
“Per il benessere della popolazione civile, l’M23 si riprenderà e occuperà tutte le aree che ha consegnato all’EAC-RF all’inizio del processo di pace”, ha detto in un comunicato Lawrence Kanyuka, portavoce del gruppo ribelle.
“L’M23 ribadisce il suo impegno a risolvere pacificamente il conflitto in corso nell’est della RDC”, ha aggiunto.
L’M23 ha acquisito notorietà per il suo coinvolgimento nel conflitto del Paese, segnato da controversie territoriali e accuse di violazioni dei diritti umani.
È stato implicato in una serie di violazioni dei diritti, tra cui l’esecuzione sommaria di civili, l’uso dello stupro come arma di guerra e il reclutamento di bambini soldato.
Le attività dell’M23 nella Repubblica Democratica del Congo hanno provocato numerosi morti, contribuendo al bilancio delle vittime del conflitto in corso nella regione.
