
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 *GLI ATTI DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE SUL VAJONT RESTANO A ROMA*
*”Appartengono per regolamento al Senato”, scrive il Presidente di Palazzo
Madama, Ignazio La Russa*
*La Lega al lavoro con Marco Dreosto per trasferire a Belluno i dossier
desecretati *
ROMA, 25 NOVEMBRE 2023 – L’archivio di Stato di Belluno non potrà
arricchirsi dei dossier della Commissione parlamentare di inchiesta del
Vajont, destinati a restare a Roma. Lo ha reso noto il Presidente del
Senato della Repubblica, *Ignazio La Russa*, rispondendo all’appello
dell’onorevole della *Lega, Marco Dreosto,* che proponeva invece la
trasmissione dei faldoni nel capoluogo veneto. “*Si tratta di materiale
affidato all’archivio storico del Senato e come tale, per regolamento
interno, può essere ceduto*”, ha scritto La Russa che però *ne mette a
disposizione i file ormai pubblici, desecretati e scannerizzati qualche
anno fa*. “*L’obiettivo di realizzare un centro studi internazionale sul
Vajont è encomiabile e potrà giovarsi della documentazione digitalizzata*”,
conclude la nota della seconda carica dello Stato. *L’idea di Dreosto, nata
da un lungo confronto con amministratori, superstiti e portatori di
interesse, è di concentrare su Belluno tutti i faldoni storici sparsi nel
mondo e relativi in qualche modo al disastro del 9 ottobre 1963.* *Un mese
e mezzo fa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è salito a
Erto e Casso e Longarone e da qui ha dichiarato l’opportunità che i
cartolari del processo penale contro i responsabili della tragedia restino
al locale archivio. Si è così scongiurata l’ipotesi di una loro devoluzione
a L’Aquila, dove si celebrarono materialmente le udienze del procedimento.*
“*A questo punto diventa naturale affiancarvi anche i dossier raccolti
negli anni 60 dalla Commissione di indagine nominata dal Parlamento e
coordinata dall’onorevole Leopoldo Rubinacci*”, ha spiegato il senatore e
coordinatore del Carroccio del Friuli Venezia Giulia. Il quale non demorde
e promette di *ricercare una via di uscita istituzionale all’empasse
rilevato a Palazzo Madama. Allo studio vi è una deroga di legge al
regolamento citato da Ignazio La Russa: vista la partecipazione emotiva
suscitata dal commosso monito di Mattarella tra i sassi del monte Toc, è
quanto mai probabile che un’eccezione di questo genere raccolga piene
adesioni bipartisan.* Una volta completata la raccolta di fonti e
materiali, Belluno ospiterebbe un autentico polo di informazione sulla
sciagura di 60 anni fa aperto agli studiosi e alle scolaresche ma anche ai
cittadini desiderosi di conoscere più da vicino cause e conseguenze di
questa tragica pagina della storia nazionale.