
(AGENPARL) – gio 21 settembre 2023 Nucleare. Bonelli (AVS): Pichetto Fratin fuori dal tempo, sogna futuro
nucleare. Noi pronti a terzo referendum
“Nell’intervista rilasciata oggi a ‘la Repubblica’, il Ministro
dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sembra aver dimenticato una lezione
fondamentale: l’energia nucleare è un vicolo cieco economico e ambientale.
Parliamo di un’energia che richiede investimenti pubblici massicci.
Prendiamo ad esempio la centrale nucleare di Flamanville in Normandia:
iniziata nel 2007, la sua messa in funzione era inizialmente prevista per
il 2012. Ora, dopo 16 anni, è ancora in costruzione con un costo lievitato
del 700%. E non dimentichiamo Hinkley Point nel Regno Unito, dove il prezzo
per MWh è stato sterilizzato a 120 euro per i prossimi 35 anni. Questi sono
costi insostenibili che ricadranno sulle spalle delle famiglie e delle
imprese italiane. E non includono le spese per la gestione delle scorie
radioattive, un problema che il Ministro sembra voler risolvere in fretta
ma senza una soluzione concreta”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di
Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Il Ministro cita
la ‘tassonomia green dell’UE’ come giustificazione per il ritorno del
nucleare in Italia, ignorando il fatto che la stessa Unione Europea sta
spingendo verso un futuro energetico basato sulle rinnovabili. Inoltre,
sostiene che il nucleare è necessario per la sicurezza energetica del
futuro. La Francia ha dovuto nazionalizzare EDF con 13 mld €, la società
che produce energia nucleare, per gli elevati debiti accumulati.
Contrariamente a quanto afferma il Ministro, puntare esclusivamente sulle
rinnovabili. La Germania ha già un piano per soddisfare il 100% del suo
fabbisogno di energia elettrica attraverso le rinnovabili entro il 2035.
Questa è la direzione in cui dovremmo andare, non indietro verso una fonte
energetica obsoleta, costosa e insicura ”.
“Inoltre, il Ministro sembra sottovalutare la volontà del popolo italiano,
che ha respinto l’energia nucleare in due referendum distinti che non può
semplicemente ‘superare’ come se fossero ostacoli insignificanti: la
democrazia e la volontà popolare devono essere rispettate. E’ falso che il
referendum sul nucleare era su impianto di I e II generazione ma sulla
produzione del nucleare da fissione in generale. Se il governo intende
proseguire su questa strada, per noi di Europa Verde e Alleanza Verdi e
Sinistra, la risposta sarà chiara: ci sarà un nuovo referendum, perché la
transizione ecologica e la sostenibilità ambientale non possono e non
devono essere sacrificate sull’altare di un’energia obsoleta, costosa e
insicura come il nucleare,” conclude Bonelli.
GIANFRANCO MASCIA
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE