
(AGENPARL) – mar 13 giugno 2023 *Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL*
*Scuola, dl “salva-infrazioni”: primi segnali di novità ma norma va
migliorata per superare discriminazione precari*
Roma, 13 giugno – Il decreto "salva-infrazioni", approvato dal Consiglio
dei ministri il 7 giugno scorso, contiene due novità importanti per i
lavoratori precari della scuola che sono state oggetto per anni di
contenzioso legale, promosso dalla FLC CGIL, per affermare la parità di
trattamento tra personale precario e personale di ruolo. Queste novità
rappresentano un primo segnale di cambiamento ma la norma, in sede di
conversione in legge, va assolutamente migliorata per superare
completamente la discriminazione nei confronti delle precarie e dei precari.
La prima novità riguarda l’estensione della Card Docenti di 500 euro per
l’aggiornamento professionale al personale insegnante assunto con contratto
di supplenza annuale fino al 31 agosto, finora escluso da tale beneficio.
Dalla norma restano però ingiustamente esclusi i docenti con supplenza fino
al 30 giugno, il personale educativo e tutto il personale ATA. Una
disparità di trattamento a cui bisogna porre rimedio.
La seconda novità riguarda il riconoscimento integrale del servizio "
pre-ruolo" ai fini della ricostruzione di carriera, sia per il personale
docente che per quello ATA, senza alcuna decurtazione. Finora il servizio
pre-ruolo superiore a 4 anni veniva infatti ridotto. La norma però mantiene
alcuni elementi discriminatori e per molti versi peggiorativi l’attuale
situazione. Innanzitutto perché la novità si applica solo ai neo immessi in
ruolo a partire dall’anno scolastico 2023/2024 e poi perché dispone per i
docenti che l’anno di servizio sia valido solo se prestato per 365 giorni e
non più, come previsto dalla legge 124/99, per 180.
Occorre perciò che il decreto venga profondamente modificato per rimediare
ai peggioramenti che introduce rispetto alla situazione attuale e
all’introduzione di ulteriori differenziazioni e penalizzazioni che
rischiano di aprire la strada ad un nuovo e diffuso contenzioso legale.
Come FLC CGIL ci batteremo affinché, in sede di conversione in legge, ci
sia il totale adeguamento alle norme del diritto europeo, con la definitiva
eliminazione della disparità di trattamento tra il personale precario e
quello di ruolo.