
(AGENPARL) – TRIESTE gio 11 maggio 2023 Gemona del Friuli, 11 mag – “Grazie agli Alpini e all’aiuto dei
tanti volontari che da ogni parte d’Italia e del mondo giunsero a
portare speranza e riscatto, il Friuli ha potuto scongiurare lo
sradicamento della propria comunità dopo il terremoto. Questa
mostra non solo rinsalda l’indissolubile legame tra Gemona, il
Friuli e le penne nere, ma ci consente una volta di più di
esprime il nostro profondo senso di gratitudine e di rispetto per
quanti furono solidali con la nostra terra”.
L’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha portato il
saluto dell’Amministrazione regionale all’inaugurazione della
mostra “Parole e immagini degli alpini nel Friuli terremotato”,
allestita dal Comune di Gemona del Friuli nelle sale del
Castello, per rendere omaggio all’impegno che gli alpini in armi
e in congedo garantirono fin dalle primissime ore del disastro
del 6 maggio 1976.
Un allestimento reso possibile dalla collaborazione con
l’archivio fotografico dello Stato maggiore dell’Esercito, oggi
rappresentato a Gemona dal generale di brigata Francesco Greco,
in collaborazione con la giornalista Giacomina Pellizzari e la
curatrice Nicole Pravisani, oltre che dalla Brigata Alpina
“Julia”, dal 3° Reggimento artiglieria terrestre da montagna,
dall’Ana di Gemona e dalla sezione di Roma, dalla Cineteca del
Friuli, dal Messaggero Veneto, dalle associazioni “Amici della
fortezza di Osoppo” e “Gruppo storico penna nera”, dagli archivi
personali del generale Angelo Gaiolo, già comandante del Gruppo
“Conegliano” nel 1976, di Claudio Grossi, già sergente della
Batteria comando del Gruppo “Conegliano” durante il sisma e da
Claudio Tuti.
“Oggi a Gemona inauguriamo un’anteprima della 94^ Adunata con un
ricco programma di eventi che ha il pregio di coinvolgere le
generazioni del passato e del futuro”, ha detto ancora
l’assessore, richiamando poi alla memoria i suoi ricordi di
bambina che, pur nata dopo il terremoto, ha vissuto “nelle
celebrazioni che ogni anno si tenevano alla caserma
Goi-Pantanali, dove morirono 29 soldati di leva e tre militari di
fanteria deceduti in altre circostanze. Allora come oggi si
respirava il senso profondo di gratitudine per la solidarietà
espressa in quelle ore, per l’unione alla comunità friulana
dimostrato anche da quanti non vi appartenevano per origine ma
erano lì per servire lo Stato. Questi sono i nostri valori di cui
ancora ci facciamo portatori e che dobbiamo preservare e
trasmettere ai più giovani”.
Zilli ha infine ricordato le parole dell’indimenticato
commissario straordinario Giuseppe Zamberletti che con
lungimiranza mise in guardia le istituzioni e i cittadini dal
pericolo dello sradicamento, “pericolo che il Friuli ha saputo
evitare con tenacia e con il grande esempio della ricostruzione”,
ha concluso Zilli.
La mostra resterà aperta dall’11 maggio al 17 settembre con i
seguenti orari: venerdì 15 – 19, il sabato e la domenica 10-12.30
e 15-19. Ingresso gratuito. Per aperture straordinarie nel corso
della stagione estiva consultare il sitowww.visitgemona.comp
ARC/SSA/pph
Fonte/Source: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20230511143520002&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&WT.ti=Alpini:%20Zilli,%20grazie%20a%20loro%20Friuli%20evit%C3%B2%20sradicamento%20comunit%C3%A0&WT.cg_n=Rss&WT.rss_f=Notizie%20dalla%20Giunta&WT.rss_a=Alpini:%20Zilli,%20grazie%20a%20loro%20Friuli%20evit%C3%B2%20sradicamento%20comunit%C3%A0