
(AGENPARL) – gio 27 aprile 2023 PNRR Roma: Caudo, “Sul PNRR a lavoro per evitare ritardi ma allarmi eccessivi e comunque non riguardano Roma Capitale”
Roma, 27 aprile 2023 – “In questi giorni si susseguono sui giornali gli allarmi per i ritardi sul PNRR e si mettono insieme dati e situazioni diverse che non aiutano a restituire l’importanza della sfida che il PNRR rappresenta. Il dato secondo cui Roma Capitale è in ritardo non risponde a verità, quel solo 10% di opere partite è misurato mettendo insieme quelle del Comune, della Regione, dei Ministeri e di altri soggetti. La gestione dei progetti di Roma Capitale, che ricordiamo riguarda circa 1,1 mld di investimenti e circa duecento progetti, registra invece il rispetto fino ad ora dei tempi del cronoprogramma. Si sono chiuse da pochi giorni le gare per 97 investimenti di Caput Mundi per circa 180 milioni di euro, e si erano chiuse già a novembre le gare per i progetti urbani integrati di Tor Bella Monaca, Corviale e Santa Maria della Pietà, che ammontano a circa 180 milioni di euro. I cantieri per i PUI è previsto che partano da cronoprogramma entro il 2023 (quindi il dato sui cantieri ad oggi non ha senso) mentre per quelli di Caput Mundi c’è un elenco di opere che deve essere realizzato nel 2024, altre sono calendarizzate dopo. La realizzazione delle ciclovie, ad esempio, è scadenzata nei prossimi tre anni. Il quadro, quindi, è molto più articolato di un semplice numero che mette tutto nel mucchio. Come Commissione speciale PNRR non abbiamo mai taciuto le difficoltà e la necessità di un costante e attento monitoraggio per evitare i cosiddetti colli di bottiglia che le procedure attuative possono apportare, non sono mancati da parte nostra anche gli allarmi e la richiesta di interventi. Al momento la sfida che Roma ha davanti è quella di gestire bene la fase delle numerose conferenze di servizi che si dovranno tenere nei prossimi mesi per l’approvazione dei progetti. Sui bandi dei tram si stanno concludendo gli accordi con Invitalia per indire le gare d’appalto.
Roma nella gestione del PNRR al momento può raccontare una storia in positivo, per capacità di raccolta fondi, il PNRR licenziato dal governo con la passata consiliatura conteneva solo 227 milioni di euro di investimenti gestiti da Roma Capitale. Nel 2022 con il protagonismo nella partecipazione ai bandi le risorse sono aumentate fino a circa 1,1 mld, e a ragione Roma si candida come una città in grado eventualmente di gestire risorse aggiuntive se non saranno spese da altri comuni, risorse da destinare, come abbiamo chiesto al sindaco nel ruolo di Commissione PNRR, alla manutenzione dell’edilizia popolare del comune che versa in uno stato di atavica carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Non è tutto un disastro come si legge e non è tutto rose e fiori; è solo un lavoro che si sta facendo con con la massima attenzione e bisogna dare atto in particolare a tutto il personale di Roma Capitale dell’impegno che, nonostante le carenze di organico, ha saputo mettere in campo”.
Così in una nota Giovanni Caudo Presidente della Commissione Speciale PNRR.