(AGENPARL) – mer 05 aprile 2023 [Disiscriviti](https://massimomarciano.voxmail.it/upr/pv0flb/xp7yjlu/unsubscribe?_m=huhqwn&_t=aa109fb0)
[Vedi su Web](https://massimomarciano.voxmail.it/upr/pv0flb/xp7yjlu/show/huhqwn?_t=6bca27e0)
ControCorrente Lazio:
«L’Unità: sconcertante tenere fuori dalla porta
i lavoratori;
siamo al fianco di Fnsi
e Cdr del giornale»
Desta sconcerto la vicenda dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Unità: un intero gruppo redazionale, 17 giornalisti e 4 poligrafici, licenziato e lasciato fuori dalla porta nel momento in cui il quotidiano torna in edicola con un nuovo editore e un nuovo direttore. Un’operazione imprenditoriale senza precedenti, che porta a una sostituzione totale della forza lavoro di un’azienda.
Le giornaliste e i giornalisti di Controcorrente Lazio sono al fianco di colleghe, colleghi e poligrafici che da anni vivono sulla propria pelle una vicenda dolorosa e sconcertante. E siamo al fianco della Federazione della stampa e del Comitato di redazione dell’Unità, che con un comunicato congiunto hanno oggi ben rappresentato i contorni di una vicenda che ci rattrista e preoccupa e hanno posto con forza il tema occupazione che essa solleva.
Il comunicato di Fnsi e Cdr dell’Unità:
«La dolorosa vicenda occupazionale dei giornalisti dell’Unità non è conclusa. Lo ricordiamo anche a Matteo Renzi che per un anno si cimenterà come direttore de Il Riformista». Lo affermano, in una nota, il Comitato di redazione dell’Unità e la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante.
«Parliamo – proseguono – dello stesso Renzi segretario del Partito Democratico nel periodo più buio per L’Unità: dall’avvento degli editori Pessina-Stefanelli, all’uscita del Pd dalla società editoriale, alla chiusura del quotidiano. La storia più recente ha raccontato la procedura fallimentare a carico degli editori Pessina-Stefanelli e l’acquisto all’incanto della testata fondata da Antonio Gramsci da parte dell’editore Alfredo Romeo, già proprietario de Il Riformista. “La vera notizia è il ritorno in edicola dell’Unità”, dice Renzi, ma dimentica che il nuovo progetto editoriale ha lasciato fuori le giornaliste e i giornalisti dell’Unità che hanno vissuto sulla loro pelle l’epilogo della testata. Un’operazione, lo ribadiamo, che si manifesta non come un’opportunità per il pluralismo dell’informazione, recuperando una testata fondamentale per la storia democratica del Paese con il suo patrimonio professionale, ma come una mera speculazione editoriale».
«È la prima volta – concludono Fnsi e Cdr – che un’intera redazione, quella de Il Riformista scriverà le pagine della nuova L’Unità mentre si darà vita a una nuova redazione che sarà diretta da Matteo Renzi. All’editore Alfredo Romeo e al direttore Piero Sansonetti ricordiamo con forza che la vicenda dell’Unità coincide con la storia di 17 giornalisti e 4 poligrafici licenziati dopo il fallimento. Il tema occupazionale e professionale resta intatto».
[Disiscriviti](https://massimomarciano.voxmail.it/upr/pv0flb/xp7yjlu/unsubscribe?_m=huhqwn&_t=aa109fb0)
[Gestione newsletter by VOXmail](https://massimomarciano.voxmail.it/nl/pv0flb/huhqwn/xp7yjlu/uf/5/aHR0cHM6Ly93d3cudm94bWFpbC5pdD91dG1fbWVkaXVtPWVtYWlsJnV0bV9jYW1wYWlnbj1WT1htYWlsJTJCRnJlZSZ1dG1fc291cmNlPW1hc3NpbW9tYXJjaWFuby52b3htYWlsLml0JnV0bV9jb250ZW50PWxvZ28?_d=834&_c=4d3700df)