
(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 Protocollo d’intesa
Regione Emilia
Romagna e
l’Unione Province d’Italia
Emilia
Romagna
per supportare le Province emiliano
romagnole nell’articolazione di un
sistema di relazioni con le Istituzioni europee e con i
principali sistemi di rappresentanza in
Europa
Regione Emilia
Romagna
(di seguito anche solo Regione)
con sede
in viale A. Moro 52, 401
Bologna
rappresentata dal Presidente della Giunta regionale, Stefano
Bonaccini, ovvero da un suo delegato
Unione
Province d’Italia
Emilia
Romagna (di seguito anche
ER), codice fiscale
, con sede in
via I. Malvasia
Bologna
rappresentata dal Presidente, Gian
omenico Tomei, ovvero da
un suo delegato,
PREMESSO CHE
l’art. 19, comma 2, del d. lgs.
18 agosto 2000
n. 267
e ss.mm. e ii., recante “
Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali
”, p
revede che “
La provincia, in collaborazione con i comuni e sulla
base di
programmi da essa proposti, promuove e coordina attività nonché realizza opere di rilevante
interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello
sociale, culturale e sportivo
l’art. 20, comma 1, del
citato
d. lgs. n. 267/2000 stabilisce, altresì, che “
La provincia: a) raccoglie
e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed
ambientale della regione; b) concorre alla determinazione del programma regionale
di sviluppo e
degli altri programmi e piani regionali secondo norme dettate dalla legge regionale; c) formula e
adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi del programma regionale di sviluppo, propri
programmi pluriennali sia di carattere gene
rale che settoriale e promuove il coordinamento
dell'attività programmatoria dei comuni
l’art. 8 del
la legge
regionale
31 marzo 2005, n. 13 e ss.mm. e ii.
Statuto della Regione Emilia
Romagna
prevede che la Regione
promuov
ed attu
un coordinato sistema delle Autonomie local
attraverso
procedure di raccordo e di cooperazione tra i diversi livelli di governo del territorio;
’art. 12 lett. c) del menzionato Statuto prevede
inoltre
che la Regione partecip
ai programmi e
progetti promossi dall'Unione europea, promuov
la conoscenza dell'attività comunitaria presso gli
nti locali ed i soggetti della società civile e favorisc
la partecipazione degli stessi ai programmi e
progetti promossi dall'Unione;
l’a
rt. 1, comma 85,
lett. d),
della L. n. 56 del 7 aprile 2014, recante “
Disposizioni sulle città
metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni
”, prevede che le province, quali enti
con funzioni di area vasta, esercitino, tra le altre, la fu
nzione fondamentale di raccolta ed elaborazion
di dati ed assistenza tecnico
amministrativa agli enti locali;
l’art. 4, comma 2, della legge regionale
30 luglio 2015, n. 13 e ss.mm. ii.,
recante “
Riforma del
sistema di governo regionale e locale e
disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province,
Comuni e loro Unioni
”,
prevede che
La Regione cura, altresì, i rapporti con lo Stato e l’Unione
europea, valorizzando l’esercizio delle funzioni di programmazione, pianificazione e gestione degli
nterventi di attuazione delle politiche comunitarie
l’art. 7, comma 1, della medesima legge regionale n. 13/2015 stabilisce che, a
l fine di favorire
ulteriormente l'esercizio in maniera efficace delle funzioni fondamentali dei Comuni, la Regione
valori
la funzione delle Province e della Città metropolitana di Bologna, di cui alla legge n. 56 del
2014, finalizzata all'assistenza tecnico
amministrativa per l'esercizio in forma associata di
procedimenti attinenti le funzioni in materia di contratti pubb
lici, assistenza legale, gestione del
personale, servizi informatici, accesso alle risorse dell'Unione europea, informazione e
comunicazione istituzionale o di altre attività di supporto all'esercizio delle funzioni fondamentali dei
Comuni o delle loro Uni
l’art. 3
, comma 1,
della legge regionale 28 luglio 2008, n. 16,
come modificata dalla legge
regionale 11 maggio 2018, n. 6,
avente ad oggetto “
Norme sulla partecipazione della Regione Emilia
Romagna alla formazione e attuazione delle
politiche e del diritto dell’Unione Europea, sulle attività
di rilievo internazionale della Regione e sui suoi rapporti interregionali, attuazione degli articoli 12,
13 e 25 dello Statuto regionale”
prevede che
La Regione Emilia
Romagna garantisce la
tecipazione degli enti locali, dei portatori di interesse e dei cittadini del territorio emiliano
romagnolo alle proprie attività di partecipazione alla formazione e attuazione delle politiche e del
diritto dell'Unione europea
” e
il successivo comma 4 sta
bilisce che “
Ai fini dell'attuazione del
presente articolo, la Regione si avvale anche della Rete europea regionale, d'ora in poi Rete. Alla
Rete possono partecipare gli enti locali e i portatori di interesse del territorio emiliano
romagnolo
l’art.
12, comma 2,
della menzionata legge regionale n. 16
prevede che
“La Giunta e
l'Assemblea legislativa promuovono
la conoscenza delle attività dell'Unione europea presso gli enti
locali e gli altri soggetti pubblici e privati del territorio regionale e favoriscono la partecipazione
degli stessi ai programmi e progetti promossi dall'Unione europea
CONSIDERATO CHE
il nuovo
uadro
inanziario
luriennale
2027 e Next
eneration EU
rappresentano
straordinario
impegno economico e
pongono le basi per rinnovate politiche di sviluppo in tutt
i gli
Stati
Membri
, in particolare in risposta alla crisi emersa
dalla pandemia da Covid
politiche di sviluppo
mirano a generare
cambiamenti strutturali legati
primariamente
alla
transizione ecologica e alla transizione digitale, così come definito nel Piano Nazionale per la Ripresa
e la Resilienza;
il Patt
o per il Lavoro e per il Clima della Regione Emilia
Romagna si innesta in
processo
rilancio
e sviluppo
impegnando tutti i sottoscrittori
, tra cui anche le amministrazioni provinciali,
un percorso comune
attraverso i propri organismi di rapprese
ntanza istituzionale;
l Documento Strategico Regionale (DSR) 2021
2027 per la programmazione unitaria delle politiche
europee,
defini
e il quadro strategico verso cui indirizzare le risorse europee e nazionali,
conferma
obiettivo di
attuare
politiche
coesione
per ricomporre
gli squilibri territoriali
politiche di sistema
con gli enti locali
anche
attraverso un maggior coordinamen
strumenti
per aumentare le
sinergie e la qualità dei risultati
investimenti previsti nel PNRR avranno un forte impatto
scala delle Regioni e dei territori
provinciali e metropolitani
egione si è pertanto dotata di strumenti
di governance
e ha
istituito
con DGR n. 110 del 31 gennaio 2022, la
Cabina di regia regionale del PNRR, composta da Regione,
ANCI, UPI ed UNCEM,
con funzioni di monitoraggio degli investimenti PNRR e sorveglianza
sull’attuazione del Piano territoriale 100
esperti (approvato con DGR n.
35 dell’8 novembre 2021)
il presente
rotocollo si inserisce
pertanto
un quadro di
forte
consolidamento delle relazioni e
delle sinergie tra Regione ed Enti Locali
nella programmazione ed attuazione di politiche di sviluppo
territoriali
allo scopo di cogliere
al meglio le opportunità offerte dall’Unione Europea;
la Regione
Emilia
Romagna ha consolidato negli anni la propria presenza a Bruxelles, garantendo
il raccordo costante tra il territorio regionale e l’Unione Europea, nelle sue diverse articolazioni
Istituzioni, Organi e Agenzie
in particolare tramite la Delegazion
e della Regione Emilia
Romagna
presso l’Unione Europea;
UPI Emilia