
CROTONE In particolare i Finanzieri hanno passato al setaccio una lista di soggetti condannati definitivamente, ovvero attualmente imputati e detenuti per associazione mafiosa, ed altri reati socialmente pericolosi. Infatti la normativa prevede che, tra i requisiti che i richiedenti devono possedere per poter accedere al sostegno economico dello Stato, non vi siano misure cautelari personali in capo ai componenti il nucleo familiare. Non solo al momento della presentazione della domanda ma anche durante il periodo di erogazione del beneficio. Il capo della locale di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro e le altre 7 persone appartenenti alle famiglie fedeli alla cosca percepivano il reddito di cittadinanza nonostante conducessero un tenore di vita molto alto, come dimostrato dai numerosi beni di lusso sequestrati al termine dell’operazione “Malapianta”. Il danno accertato per le casse dello Stato ammonta a 92.000 Euro. (News&Com)