
(AGENPARL) – Roma, 21 lug 2020 – C’è stato un lungo braccio di ferro dopo la plenaria tra Conte e Rutte. Anche l’ultima versione sulla governance non era accettabile per il presidente del Consiglio italiano. Questo ha comportato una ulteriore pausa del Consiglio europeo. La soluzione finale consente la sola attivazione del ‘freno di emergenza’ soltanto in casi eccezionali, questo comporta un passaggio in Consiglio europeo senza conferirgli alcuna facoltà decisionale. L’intera procedura, quindi, ricade sotto la competenza della Commissione europea le cui prerogative sono state esplicitamente richiamate nel testo dietro richiesta dello stesso presidente Conte. La delegazione italiana ha altresì acquisito parere legale del servizio giuridico del Consiglio, il quale conferma piena competenza delle prerogative della Commissione europea. Questo significa che non c’è nessunissima possibilità di veto in nessuna fase della procedura. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi