
(AGENPARL) – sab 28 maggio 2022 in collaborazione con:
Francesco Sirano
L’eruzione di un vulcano, una pandemia, una guerra seminano distruzione. Evocano la ?ne del
mondo, la ?ne del tempo, l’apocalisse. Ma la parola
apocalisse
non designa solo gli
ultimi giorni
dell’umanit?
. In greco, il suo senso originario ?
rivelazione
. C??dunque un paradosso nella distru
Il legno è la materia primigenia, la materia per eccellenza. Siamo stati animali arboricoli, prima
che terrestri. Prima che Prometeo donasse il fuoco ai mortali ed Ercole bruciasse la selva Nemea,
per ridurre la natura «a coltura» e fare spazio al mondo civile, secondo il mito di fondazione narra
to sempre da Vico. È dunque dagli alberi che la storia degli uomini
discende
Gennaro Carillo
L’eruzione di un vulcano, una pandemia, una guerra seminano distruzione. Evocano la ?ne del
mondo, la ?ne del tempo, l’apocalisse. Ma la parola
apocalisse
non designa solo gli
ultimi giorni
dell’umanit?
. In greco, il suo senso originario ?
rivelazione
. C??dunque un paradosso nella distru
Il legno è la materia primigenia, la materia per eccellenza. Siamo stati animali arboricoli, prima
che terrestri. Prima che Prometeo donasse il fuoco ai mortali ed Ercole bruciasse la selva Nemea,
per ridurre la natura «a coltura» e fare spazio al mondo civile, secondo il mito di fondazione narra
to sempre da Vico. È dunque dagli alberi che la storia degli uomini
discende
SOPRA IL MARE CANUTO
EPICA E FILOSOFIA DELLA NAVIGAZIONE
Roberto Casati
Matteo Nucci
Massimo Popolizio
Nel primo Stasimo di
Antigone
, la potenza mirabile e terribile dell’uomo, la sua ambigua ecceziona
lità rispetto agli altri viventi, si esprime innanzitutto come dominio tecnico su un ambiente ontolo
gicamente ostile: il mare, solcato con le navi anche quando è
canuto
, coronato di spuma bianca,
perch??empestoso.
La storia del mare coincide con l’intera vicenda del nostro immaginario. Non a caso, quando viag
giare per mare è regredito a esperienza banale, in cui non è più in gioco la vita, non è più un’incogn
ita il ritorno a casa, la storia della letteratura è cambiata. Come scrive Peter Brooks, il romanzo ha
dovuto cercare altrove quella dimensione di rischio e avventura che il mare ha rappresentato da
Omero a Melville e Conrad.
Roberto Casati
Filosofo italiano. Direttore di Ricerca al Centre National de la Recherche Scienti?que all'Institut Nicod, École
normale supérieure di Parigi, è autore di saggi specialistici e di divulgazione, e ha insegnato in diverse universi
tà europee e statunitensi. Esperto di navigazione, autore di
OCEANO. Una navigazione ?loso?ca
Matteo Nucci
Scrittore Italiano. Ha dedicato i suoi studi al mondo antico, lavorando principalmente su Platone e le origini del
pensiero. Oltre ai saggi pubblicati su riviste specialistiche, una sua edizione del
di Platone è uscita per
Einaudi nel 2009. Nel 2013 sempre Einaudi ha dato alle stampe
Le lacrime degli eroi
, un saggio romanzato che,
ripercorrendo la storia del pianto nel mondo omerico, racconta l'evoluzione della civiltà greca dal mondo arcai
MATERIA
Telmo Pievani
Sonia Bergamasco
Di cosa è fatta la materia?
È una domanda alla quale il pensiero prova a rispondere almeno dai primordi della sapienza greca.
Chiunque voglia occuparsi di materia o concepire la realtà in termini materialistici dovr??are i conti
con i primi ?loso?, naturalisti o atomisti che siano. Marx, per esempio, si laureò con una tesi sulla
Differenza tra le ?loso?e della natura di Democrito e di Epicuro
. Ed è importante notare come la
I miti, in particolare quelli di metamorfosi, dissimulano una verità dietro la ?nzione. La metamorfosi
non va intesa soltanto come passaggio di stato, trasformazione, ma anche come manifestazione di
una natura riposta. Il cacciatore mutato in cervo assiste impotente all’emersione della propria parte
inumana, dell’animale che è sempre stato e ha dimenticato di essere. Allo stesso modo, la ninfa che
diventa lauro e il giovane che rinasce ?ore tornano a una dimensione originaria di unità del vivente,
a quella che Merleau-Ponty de?niva
comunione indivisa
. Trasformandosi in lauro per sfuggire ad
Apollo, la
Dafne
di Ovidio incontra il destino scritto nel nome che porta. Nome di pianta: daphne
signi?ca alloro, lauro. C’è dunque coerenza . metodo . nella metamorfosi.
Di quella comunione, di quell’indistinto, le piante sono parte essenziale. Gli erbari sono anche reper
tori mitologici. Non a caso, la poesia vi attinge da sempre. Ma selve e giardini sono molto più di mere
scenogra?e, tra paesaggi sublimi e luoghi ameni. Sono il mondo, se si considera che l’80 % della
biomassa è fatto di piante.
Stefano Mancuso
Botanico, accademico e saggista italiano che insegna arboricoltura generale e etologia vegetale all’Università
di Firenze.
Teresa Saponangelo
Teresa Saponangelo è un'attrice italiana, vincitrice del David di Donatello alla migliore attrice non protagonista
È stata la mano di Dio
Bighellonando per i mercati spontanei di Napoli o di Mosca, Walter Benjamin subì il fascino
dell’atmosfera di festa pagana che vi regnava. Quelle esposte non erano semplicemente
merci
molto di più, vere e proprie
allegorie
. Ogni cosa, in fondo, rinviava a qualc??altro:
aliquid stat pro
. A valori eccedenti l’economia . o meglio una visione dell’economia incentrata sul solo
movente dell’
. per scon?nare in altre sfere. Quella affettiva, per esempio, che fa delle cose un
ricettacolo, e un’espressione, un racconto, della vita. Altrimenti non si spiegherebbe perché conser
viamo cose che al resto del mondo appariranno insigni?canti. Per noi, quelle cose
. non si limi
tano a
documentare
. la nostra storia, la sua sintesi più compiuta ed eloquente. Senza di esse non
c’è storia. Quel «poema senza ?ne», «quell’oceano di mobili, di invenzioni, di mode, di opere, di
rovine», che è la storia. Sono parole di Balzac, riferite non a caso al magazzino di un antiquario, alla
fantasmagoria delle cose che vi sono accumulate, al loro potere di fascinazione.
Francesco Sirano
IL COMPASSO DELLA VITA
Melania Mazzucco
Annalena Benini
IL FRUTTO DEL FUOCO
Il pensiero antico riteneva che la
techne
fosse appannaggio esclusivo dell’uomo. Che solo l’uomo
potesse trasformare la natura, ?no a usarle violenza. La
techne
implica dunque la possibilità della
hybris
, della dismisura, di un’oltranza oltraggiosa che sopprima indebitamente la distanza dagli dèi.
Il trasgressore del limite sarà atteso da un castigo, da un contrappasso che ripristini l’ordine infran





